Effetto nocebo, cos’è e come riconoscerlo
Ecco cosa si intende per “effetto nocebo” e come fare a riconoscerlo.
L’effetto nocebo indica una reazione negativa manifestata in seguito alla somministrazione di un farmaco che in realtà è completamente innocuo, ma che il paziente percepisce come potenzialmente nocivo. Il termine “nocebo” deriva dal latino ‘nocere’ (nuocere), e viene utilizzato in contrapposizione al suo opposto, il placebo.
Se l’effetto placebo è infatti un effetto “positivo” nei confronti di un sintomo, da parte di una sostanza che in realtà è del tutto priva di principi attivi terapeutici, quello “nocebo” è, al contrario, un processo caratterizzato dall’insorgenza di una reazione fisica negativa, provocata dalla somministrazione di un medicinale (anche finto).
Tale effetto negativo potrebbe essere dovuto alle aspettative pessimistiche da parte del paziente che assume il farmaco. Un esempio chiaro è rappresentato dal foglietto illustrativo: se il paziente che assume un determinato farmaco, viene messo a conoscenza del fatto che tale medicina potrebbe causare – ad esempio – nausea o forti mal di testa, in lui potrebbero manifestarsi proprio questi effetti indesiderati.
A dimostrarlo sono, tra l’altro, anche diversi studi, secondo cui, quando i pazienti vengono messi al corrente degli effetti collaterali che potrebbero verificarsi in seguito all’assunzione di un farmaco, circa il 25% di questi sperimenta effetti collaterali a volte anche molto gravi (come ad esempio stanchezza, vomito, debolezza muscolare, raffreddori, ronzio alle orecchie, disturbi del gusto, disturbi della memoria), anche quando, in realtà, stanno assumendo solo delle pillole di zucchero.
via | Psychologytoday.com