
Molte giovani donne si trovano a dover affrontare il dolore delle mestruazioni, costrette a rinunciare alla scuola, a praticare sport o a uscire con amici nei giorni del ciclo. Questo disagio è spesso sottovalutato, sia dalla famiglia che dai medici, portando a una condizione di sofferenza silenziosa. Secondo recenti studi, il 64% delle ragazze che sperimentano dolore pelvico legato al ciclo mestruale potrebbe soffrire di endometriosi, una patologia che rimane sconosciuta a molte di loro, ma che influisce notevolmente sulla loro qualità di vita.
L’impatto dell’endometriosi sulla vita quotidiana
Una ricerca condotta dall’University College di Londra e dall’Università di Birmingham, pubblicata nel 2025 sul Journal of Pediatric & Adolescent Gynecology, ha rivelato che le giovani donne con dolore mestruale cronico affrontano un’interruzione significativa della loro vita quotidiana. Il campione di studio, composto da 1243 ragazze di età compresa tra i 10 e i 25 anni, ha mostrato che 6 su 10 di esse avevano l’endometriosi. Questo disturbo non solo provoca un dolore intenso, ma porta anche a una perdita media di 19 giorni di scuola all’anno, evidenziando un problema di salute pubblica che richiede maggiore attenzione.
Appello alla consapevolezza e alla diagnosi precoce
Marcello Ceccaroni, Direttore del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’IRCCS Negrar, ha lanciato un appello forte e chiaro: “Soffrire non è normale”. Le donne sono invitate a non accettare passivamente il dolore e a cercare risposte, anche di fronte a medici che minimizzano i loro sintomi. Ceccaroni sottolinea che la rassegnazione alla sofferenza può prolungare il tempo necessario per ricevere una diagnosi, che in molti casi può richiedere fino a 10 anni.
Innovazioni nella chirurgia per l’endometriosi
L’IRCCS Negrar ha sviluppato una tecnica chirurgica innovativa, conosciuta come “Negrar Method“, che ha ricevuto riconoscimenti internazionali. Questa procedura mini invasiva, premiata dalla Società Mondiale di Chirurgia Laparoscopica Ginecologica, ha dimostrato di ridurre il rischio di disfunzioni pelviche post-operatorie dal 37% al 4%. Ceccaroni spiega che questa tecnica mira a preservare il maggior numero possibile di fibre nervose durante l’intervento, migliorando in modo significativo la qualità della vita delle pazienti.
La lotta contro l’endometriosi in Italia
L’endometriosi colpisce circa 3 milioni di donne in Italia e oltre 150 milioni nel mondo, rendendola una malattia di rilevanza globale. La consapevolezza e la formazione specialistica sono essenziali per affrontare questa condizione. Claudio Cracco, amministratore delegato dell’IRCCS di Negrar, evidenzia l’importanza della ricerca e dell’educazione, sottolineando che il centro è uno dei più attivi al mondo nel trattamento di questa malattia, con oltre 1300 interventi all’anno. Questo impegno ha reso l’IRCCS un punto di riferimento regionale per la cura dell’endometriosi, attirando pazienti da tutta Italia e dall’estero.
La crescente attenzione verso l’endometriosi e le nuove tecniche chirurgiche offrono speranza a molte donne, permettendo loro di affrontare questa malattia con maggiore consapevolezza e supporto.