L’enfisema polmonare è una malattia cronica per la quale non esistono cure risolutive. Tuttavia, sono disponibili numerosi trattamenti in grado di alleviarne i sintomi e rallentarne la progressione. L’enfisema è una condizione causata da una serie di danni che colpiscono le pareti degli alveoli polmonari. La malattia può compromettere significativamente le capacità respiratorie del paziente, causando sintomi come affanno, un’insolita stanchezza, tosse e respiro sibilante.
Sebbene il fumo di sigaretta sia considerato la causa principale dell’enfisema, in realtà la malattia può essere provocata anche da altri fattori, come l’esposizione a sostanze inquinanti o persino cause genetiche.
Di seguito, vedremo che problemi porta l’enfisema polmonare, le cause, le cure e le strategie più efficaci per prevenire lo sviluppo di questa grave malattia respiratoria.
Con questo termine, si indica una malattia polmonare cronica che rientra nel gruppo delle BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), ovvero le malattie respiratorie che bloccano il flusso d’aria, causando sintomi come mancanza di fiato e dispnea.
Una delle più comuni cause dell’enfisema è senza dubbio il fumo di sigaretta (con questa definizione si intendono, naturalmente, anche l’uso di tabacco e il fumo di pipe e sigari).
Ma questo non è il solo fattore che può causare la malattia.
Oltre al fumo e al tabacco, anche altri fattori possono provocare un enfisema. Tra i più comuni vi sono l’esposizione a sostanze inquinanti presenti nell’aria (fumi chimici, polveri irritanti) o persino cause genetiche. Esiste infatti una rara forma di enfisema ereditaria, l’enfisema polmonare correlato al deficit di alfa 1-antitripsina (AAT), causata per l’appunto da un deficit della glicoproteina alfa 1-antitripsina. In questo caso, la malattia avrà un esordio precoce.
Spesso, agli stadi iniziali l’enfisema polmonare si presenta in forma perlopiù asintomatica. Il paziente potrebbe avvertire un eccessivo affaticamento e una mancanza di fiato, ma spesso questi sintomi vengono sottovalutati, poiché si tende ad attribuire il problema a un periodo di particolare stanchezza.
Molti pazienti si accorgono di avere un disturbo respiratorio quando già una buona parte del tessuto polmonare è compromessa.
I primi sintomi evidenti di enfisema polmonare consistono quindi in:
I casi di enfisema collegati al Covid 19 sono ad oggi molto rari. Tuttavia, va ricordato che la malattia può rivelarsi particolarmente pericolosa nei pazienti che soffrono già di una broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Chi soffre di patologie respiratorie croniche è infatti più suscettibile all’azione di virus e batteri, per cui può correre maggiori rischi qualora dovesse contrarre il Covid-19.
In presenza dei sintomi segnalati, sarà molto importante non trascurare la situazione e rivolgersi, in prima battuta, al proprio medico curante, il quale – se lo riterrà necessario – potrà indirizzare presso uno specialista.
Il medico di riferimento, in questo caso, sarà lo pneumologo, che potrà eseguire e prescrivere una serie di test ed esami volti a valutare la funzionalità polmonare e lo stato di salute dei polmoni. Fra gli esami diagnostici impiegati per individuare la malattia vi sono:
Attualmente non esistono delle cure per l’enfisema polmonare che siano in grado di eliminare la malattia in modo risolutivo.
I farmaci non possono ripristinare le parti dei polmoni danneggiate. Tuttavia, sono disponibili molti trattamenti utili per alleviare i sintomi, prevenire ulteriori complicazioni e danni, e migliorare la qualità della vita del paziente.
Il tipo di trattamento adottato dipenderà da diversi fattori, a cominciare dalla gravità della malattia. Un enfisema polmonare di grado lieve richiederà un approccio diverso rispetto a quello previsto negli stadi più avanzati e gravi.
Quanto si può vivere con un enfisema polmonare? L’aspettativa di vita, per i pazienti con enfisema polmonare, dipende da diversi fattori, soprattutto dallo stadio della malattia e dall’età del soggetto. Inoltre, anche il vizio del fumo gioca un ruolo determinante.
Chi è affetto da enfisema e continua a fumare, può infatti ridurre di circa 3,5 anni la propria aspettativa di vita.
Chi ha un enfisema polmonare lieve, può sperimentare una serie di disagi e complicazioni che ne influenzano pesantemente le abilità fisiche e sociali, con conseguenze che compromettono l’intera qualità della vita del paziente. Per questa ragione, è molto importante seguire attentamente i consigli del medico e attenersi alle cure fornite dallo specialista.
Come guarire da un enfisema polmonare? E cosa non bisogna fare quando si soffre di questa malattia? Come anticipato, in realtà le cure per l’enfisema polmonare attualmente disponibili non consentono una completa guarigione dalla malattia. Non c’è modo di ripristinare lo stato di salute dei polmoni già danneggiati e compromessi.
Esistono tuttavia delle terapie e trattamenti in grado di alleviare i sintomi, migliorare la qualità della vita del paziente e prevenire un ulteriore danno polmonare.
La migliore terapia per l’enfisema polmonare dipenderà dalle condizioni specifiche del paziente, ma in tutti casi, il primo passo da compiere è quello di smettere di fumare. Il fumo di sigaretta, infatti, rappresenta una delle principali cause della patologia. Esporre i polmoni alle sostanze nocive contenute nelle sigarette non farà che aggravare i sintomi, portando a conseguenze molto gravi.
Smettere di fumare è sicuramente molto difficile, per cui potresti chiedere supporto o consiglio al tuo medico o a dei gruppi di sostegno, per riuscire a raggiungere questo obiettivo.
Sarà inoltre importante evitare l’esposizione al fumo passivo e agli altri inquinanti atmosferici. Tra i trattamenti impiegati per la gestione della malattia rientrano:
Questo tipo di terapia prevede l’esecuzione di specifici esercizi, utili per rafforzare i muscoli che vengono impiegati durante la respirazione e per migliorare la forza muscolare e la resistenza.
Le persone con enfisema sono maggiormente suscettibili a malattie respiratorie, come influenza o polmonite, per cui è importante sottoporsi alle dovute vaccinazioni contro le infezioni respiratorie batteriche e virali, per evitare possibili complicazioni.
Si tratta di farmaci per via orale o inalatoria, impiegati per allargare le vie aeree. È possibile impiegare broncodilatatori a breve durata di azione (nei casi di enfisema lieve), o a lunga durata di azione, per coloro che soffrono di una forma più grave della malattia. I farmaci antinfiammatori vengono invece impiegati per ridurre l’infiammazione delle vie respiratorie e facilitare la respirazione.
Una delle cure dell’enfisema polmonare in fase terminale o con sintomi molto gravi consiste nella somministrazione di ossigeno, che può essere continua o solo in determinate ore della giornata. Il trattamento viene impiegato nei pazienti il cui enfisema è a uno stadio avanzato e non permette una respirazione autonoma adeguata.
Nei casi più gravi si può ricorrere a un trapianto di polmone o a un trattamento chirurgico per rimuovere l’area danneggiata del polmone, in modo da favorire una migliore respirazione.
Quelli indicati sono i trattamenti più comuni per l’enfisema. Sarà lo specialista a stabilire quale sia quello più adeguato alle tue necessità, in base alla gravità dei sintomi.
Tra le cure più recenti per il trattamento dell’enfisema rientra la somministrazione di inibitori della fosfodiesterasi-4 (PDE-4). Questo trattamento si è dimostrato utile nel migliorare la funzionalità respiratoria nei pazienti con BPCO.
Nei pazienti con enfisema precoce da deficit di alfa-1 antitripsina (AAT), si opta invece per l’infusione per via endovenosa di AAT, in modo da rallentare il decorso della malattia.
Fra i trattamenti chirurgici meno invasivi, rientrano invece l’impiego di valvole unidirezionali, posizionate nelle parti malate del polmone, in modo da permettere a quelle sane di funzionare meglio. Un altro trattamento innovativo consiste nell’ablazione con vapore termico broncoscopico (BVTA), una procedura che si basa sull’uso di vapore acqueo riscaldato, impiegata nei casi di grave enfisema polmonare.
Sempre più spesso, chi soffre di una malattia, incluso l’enfisema polmonare o altre condizioni, va alla ricerca di cure non farmacologiche, possibilmente derivanti da piante e rimedi naturali che possano in qualche modo curare la malattia, o quantomeno attenuarne i sintomi.
In natura esistono numerose piante dagli effetti benefici per le vie respiratorie. Tra queste vi sono, ad esempio, la lavanda e l’eucalipto, che forniscono un effetto balsamico, donando la sensazione di respirare meglio.
Sebbene i rimedi naturali per l’enfisema abbondino, inclusi quelli omeopatici, prima di optare per tali soluzioni consigliamo sempre di consultare uno specialista. Con il parere favorevole del medico, sarà possibile individuare i rimedi fitoterapici eventualmente più adatti per arginare la sintomatologia e i disturbi.
Il miglior modo per prevenire il rischio di enfisema polmonare è quello di prendersi cura della propria salute, evitando in primis il vizio del fumo. Sarà inoltre importante evitare di esporsi al fumo passivo o a fumi chimici e sostanze irritanti per le vie respiratorie.
Se stai per svolgere dei lavori che comportano un’esposizione a sostanze chimiche o inquinanti, indossa una mascherina protettiva per non mettere a rischio la tua salute.
Se avverti sintomi respiratori come tosse cronica, disagio nella respirazione, dispnea o stanchezza eccessiva, non trascurare il problema, ma parlane con il medico di base o con uno specialista, in modo da migliorare le possibilità di trattamento della malattia.
Fonti