Che cos’è l’eparina e quali sono gli effetti collaterali?
Come si usa l’eparina, quando fare le iniezioni e quali sono i possibili effetti collaterali: scopri cosa bisogna sapere su questo importante farmaco
Fonte immagine: Pixabay
L’eparina è una sostanza contenuta in numerosi farmaci anticoagulanti, vale a dire quelli che favoriscono un rallentamento o un’interruzione del processo di coagulazione del sangue. Tali farmaci vengono impiegati per la prevenzione o il trattamento di condizioni potenzialmente molto gravi o fatali, come ad esempio la trombosi venosa profonda.
Scopri la differenza tra trombosi arteriosa e venosa.
Questo principio attivo è in realtà già presente, seppur in piccole quantità, nel sangue e nei tessuti. Tuttavia, in alcuni casi si rende necessaria la somministrazione di farmaci salva vita a base di eparina per prevenire il rischio di gravi conseguenze legati a un’insufficiente fluidificazione del sangue.
Eparina: a cosa serve?
In ambito medico, l’eparina trova impiego nella prevenzione della formazione di coaguli di sangue e trombi (cos’è un trombo) nei pazienti affetti da fibrillazione atriale, da trombosi venosa profonda (allo scopo di prevenire la formazione di trombi nel circolo venoso e il conseguente rischio di embolia polmonare) e di sindrome coronaria acuta.
Grazie al suo meccanismo d’azione, l’eparina viene somministrata anche nei pazienti sottoposti a dialisi e in quelli che devono subire degli importanti interventi chirurgici.
Di recente si è molto parlato degli effetti dell’eparina contro il Covid-19. È bene ricordare che il farmaco non cura la malattia causata dal virus Sars-Cov-2, ma aiuta ad attenuare il rischio di una potenziale complicanza molto frequente, vale a dire la trombosi.
Il farmaco non è invece efficace nello sciogliere i trombi già formati. A tale scopo, vengono consigliati infatti altri tipi di farmaci, ovvero i fibrinolitici, detti anche farmaci trombolitici.
Diversi tipi di eparina
In realtà, non esiste un solo tipo di eparina. In medicina se ne distinguono diversi tipi, differenziati fra loro in base alla “grandezza” della molecola in essi contenuta.
Parleremo dunque di eparina a basso peso molecolare (LMWH, dall’inglese Low-molecular-weight heparin) e di Eparina “standard” (detta anche eparina non frazionata o Unfractionated Heparin, UFH).
In entrambi i casi, il farmaco deve essere iniettato nel paziente. Tuttavia, nel primo caso la puntura potrà essere eseguita anche a casa, mentre l’eparina standard è generalmente impiegata esclusivamente in ambito ospedaliero.
Eparina: come si somministra?
L’eparina, somministrata anche in caso di trombosi alla gamba, non può essere somministrata per via orale poiché, se digerita, risulterebbe inattivata, per cui non verrebbe assorbita.
Il farmaco deve essere quindi necessariamente iniettato mediante una puntura. Le modalità di somministrazione sono diverse in base al tipo di eparina prescritto.
Le eparine a basso peso molecolare (enoxaparina) possono infatti essere somministrate per via sottocutanea e direttamente a casa, in un’unica soluzione giornaliera o in due dosi, in base alla prescrizione medica.
L’eparina non frazionata (eparina sodica e/o calcica) dovrà essere invece iniettata solo in ambito ospedaliero, per via endovenosa o sottocutanea.
Dove fare le iniezioni di eparina?
Le punture di eparina devono essere effettuate in zone lontane dai muscoli. Sono preferibili le parti del corpo ricche di grasso del tessuto sottocutaneo, come ad esempio:
- La parete addominale (a una distanza di circa 3 dita dall’ombelico): questa rappresenta la parte maggiormente prescelta per la somministrazione del farmaco
- La parte alta del braccio
- La parte alta della coscia
- Il gluteo.
Bisognerà inoltre evitare di somministrare il farmaco sempre nella stessa zona, ed evitare parti di pelle ustionate, zone eccessivamente magre e punti del corpo in cui sono presenti cicatrici, lesioni o voglie.
Tutto quello che devi sapere sulla Triade di Virchow.
Come fare le iniezioni di eparina?
L’auto somministrazione dell’eparina è piuttosto semplice. Le siringhe sono infatti già pronte per l’uso. Come potrai notare, al loro interno si trova una piccola bolla d’aria, che non dovrà essere assolutamente eliminata.
Vediamo dunque come fare la puntura di eparina seguendo le corrette norme igieniche e mediche.
- Lavare e igienizzare perfettamente le mani per 30-40 secondi con acqua e sapone
- Individuare il punto in cui si intende somministrare l’iniezione fra quelli che abbiamo descritto (pancia, braccio, gluteo o coscia).
- Pulire la parte prescelta con un batuffolo di cotone e disinfettante
- Rimuovere il coperchio protettivo dell’ago della puntura
- Sollevare una piccola porzione di pelle con il pollice e l’indice con un leggero pizzico, in modo da formare una piega cutanea
- Infilare l’ago (che come potrai notare, è molto corto) nella piega di pelle in direzione perpendicolare
- Iniettare il liquido molto lentamente
- Estrarre rapidamente l’ago, quindi rilasciare la pelle e applicare un batuffolo di cotone, che dovrai tenere premuto sul punto di iniezione senza muoverlo né sfregare.
Quando fare le iniezioni di eparina?
Le iniezioni dovrebbero essere effettuate preferibilmente alla stessa ora del giorno. Se il medico ha prescritto due somministrazioni di eparina quotidiane, sarà bene far trascorrere almeno 12 ore fra un’iniezione e quella successiva. La posologia andrà stabilita attentamente dal medico, in base alla condizione da trattare, a seconda della diversa indicazione terapeutica.
Cosa fare se ho saltato una dose?
Se per errore dovessi saltare un’iniezione di eparina, questa andrebbe somministrata il prima possibile. Tuttavia, se sei ormai vicino alla successiva iniezione, non bisognerà somministrare una dose doppia di farmaco per nessuna ragione.
Un eventuale sovradosaggio potrebbe infatti comportare delle conseguenze molto serie, come gravi complicanze emorragiche.
Eparina: effetti collaterali e controindicazioni
Come ogni farmaco, anche le eparine possono provocare degli effetti collaterali e avere delle controindicazioni. Ad esempio, il farmaco è sconsigliato nei pazienti con:
- Trombocitopenia, una carenza di piastrine nel sangue
- Sindromi emorragiche
- Allergia al farmaco o ai suoi componenti
- Malattie epatiche o gastro-intestinali
- Ipertensione non tenuta sotto controllo
- Disturbi della coagulazione del sangue.
Grande prudenza richiederà l’utilizzo del farmaco anche nelle donne durante il periodo mestruale, specialmente in caso di flusso molto abbondante.
Per quanto riguarda l’uso dell’eparina in gravidanza o allattamento (nei casi in cui vi siano degli importanti fattori di rischio di sintomi di trombosi venose profonde o embolia polmonare), sebbene il farmaco sia considerato sicuro per la donna e per il bambino, sarà fondamentale consultare il ginecologo e informare il medico, per un corretto e sicuro utilizzo.
Possibili interazioni
L’eparina è un farmaco molto particolare, che richiede quindi particolari attenzioni. Esso dovrà essere somministrato con estrema cautela, sia da parte del paziente che da parte del medico che lo prescrive.
Come molti altri farmaci, anche in questo caso vi è infatti il rischio di possibili interazioni con altri trattamenti farmacologici.
Ad esempio, gli antinfiammatori potrebbero potenziare l’attività anticoagulante dell’eparina, aumentando il rischio di complicazioni gravi per il paziente.
Per questa ragione, prima di prescrivere un trattamento con eparine, il medico dovrà essere messo al corrente in merito a qualunque altro tipo di farmaco e rimedio naturale assunto dal soggetto.
A cosa fare attenzione
Se sei in cura con dei farmaci contenenti eparina, sarà importante evitare traumi (anche di piccola entità), ad esempio durante l’esecuzione di sport, la rasatura o attività fisiche. Questo perché potrebbero verificarsi delle emorragie più o meno gravi, che non vanno assolutamente sottovalutate.
In particolar modo, avvisa immediatamente il medico qualora dovessi notare la presenza di ampi ematomi, se dovessi avere difficoltà a fermare una perdita di sangue (ad esempio da una piccola ferita, dal naso o dalle gengive), se dovessi notare la presenza di sangue nelle urine o nelle feci.
Se prevedi di sottoporti a un intervento medico, informa chirurghi e dentisti in merito all’assunzione di questo farmaco.
Cosa dovresti sapere sull’eparina
Le eparine sono una categoria di farmaci impiegati per il trattamento di condizioni che rendono necessaria una maggiore fluidificazione del sangue. Si tratta infatti di anticoagulanti, spesso impiegati nella prevenzione della formazione di coaguli e trombi in pazienti con fibrillazione atriale, trombosi venosa profonda e altre condizioni, come anche la flebite (scopri le differenze tra trombosi e flebite).
A seconda del tipo di eparina, il farmaco può essere somministrato a casa in ospedale. La somministrazione avviene sempre ed esclusivamente mediante iniezione, seguendo delle regole ben precise per scongiurare eventuali effetti collaterali. Se dovessi avere dubbi, chiedi delle delucidazioni al tuo medico prima di somministrare il farmaco.
Cos’è la flebotrombosi? E quali sono le differenze tra flebotrombosi e flebite?