Medici Senza Frontiere lancia l’allarme: nel Niger sud-orientale è esplosa due mesi fa un’epidemia di Epatite E, che colpisce soprattutto le donne in gravidanza. Nel principale centro di salute materno-infantile di Diffa, sono state ricoverate 186 pazienti, 24 delle quali sono morte a causa di gravi complicazioni della malattia. Degli 876 casi registrati l’11 giugno, la maggior parte riguarda rifugiati e profughi.
Secondo le autorità finora sono stati colpiti 247.900 pazienti: la malattia si diffonde tramite acqua contaminata e l’epidemia è testimonianza delle pessime condizioni igieniche in cui vivono gli abitanti di una regione martoriata da guerre e violenze di ogni genere. Audace Ntezukobagira, coordinatore dell’emergenza per MSF a Diffa, spiega: