Eutanasia, l’ordine dei medici francese apre il dibatto sui casi eccezionali
L'ordine dei medici francese propone modifiche alla legge in tema di eutanasia, proponendo la sedazione per pazienti in condizioni eccezionali
Il dibattito sull’eutanasia prosegue anche al di fuori dei confini dell’Italia. A riportarlo alle cronache è, oggi, l’ordine dei medici francese, che si è espresso a favore di una modifica alle leggi sulla fine della vita che comporti la possibilità di accompagnare dolcemente i pazienti che versano in condizioni eccezionali verso gli ultimi istanti della loro vita.
Già durante la campagna presidenziale il Presidente della Repubblica Francese aveva dichiarato:
Proporrò che tutte le persone maggiorenni in fase avanzata o terminale di una malattia incurabile, provocante una sofferenza fisica o psichica insopportabile e che non possa essere alleviata, possano chiedere, in condizioni precise e ristrette, di beneficiare di un’assistenza medicalizzata per terminare la loro vita in dignità.
Ora il parere dell’ordine è stato riassunto nel documento Fin de vie, assistance à mourir. Al suo interno viene proposta il ricorso a una sedazione terminale per i pazienti che si trovano in situazioni eccezionali, cui si possa ricorrere solo dopo delibera da parte di un collegio medico.
Le altre proposte riguardano la promozione della conoscenza della legge Leonetti – che dal 2005 vieta sì l’eutanasia, ma non la sospensione delle cure sproporzionate o ormai inutili – e delle norme che riguardano le dichiarazioni anticipate di trattamento e la nomina di un esecutore, che dovrebbero essere archiviate nel dossier del paziente e nel registri nazionali o in archivi accessibili a chi presta le cure.
D’altra parte, l’ordine sottolinea la necessità di riaffermare il diritto dei medici all’obiezione di coscienza, ma allo stesso tempo anche quella di garantire al paziente che un medico si faccia carico di accompagnarlo verso gli ultimi istanti di vita.
Anche in Italia l’eutanasia non è consentita. Da tempo organizzazioni come l’Associazione Luca Coscioni si battono perché sia riconosciuta ai cittadini la possibilità di esprimere le proprie volontà attraverso dichiarazioni anticipate di trattamento che siano considerate valide dallo Stato.
Via | Ordine Nazionale dei Medici francese
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