Facebook, cibo e sesso, per il cervello il piacere è lo stesso
I meccanismi scatenati nel cervello da un “mi piace” su Facebook sono gli stessi associati al piacere associato al cibo o al sesso
Sapere che qualcun altro leggerà quello che abbiamo “postato” su Facebook scatena nel cervello gli stessi meccanismi del piacere associati al cibo e al sesso. A regolare tutti questi piaceri è, infatti, la dopamina, una molecola prodotta dal cervello per controllare i meccanismi di ricompensa e di gratificazione. A svelare il ruolo svolto da questo neurotrasmettitore anche nei meccanismi attivati nel cervello da Facebook e da altri social network è uno studio pubblicato sulla rivista Pnas da Diana Tamir e Jason Mitchell, ricercatori del Dipartimento di Psicologia dell’Harvard University.
Nel loro studio Tamir e Mitchell hanno spiegato che il 30-40% di ciò che diciamo riguarda le nostre esperienze personali. Già in passato gli scienziati hanno ipotizzato che il cervello attivi dei meccanismi che fanno sì che venga attribuita una grande importanza all’opportunità di comunicare pensieri e sensazioni intime. Il nuovo studio ha dimostrato che aumentando la possibilità di condividere pensieri ed opinioni, Facebook e gli altri social network generano un picco di dopamina, agendo sugli stessi meccanismi di ricompensa e di gratificazione associati al cibo e al sesso.
Il piacere è talmente elevato che chi ha partecipato lo studio ha mostrato di preferire esprimere la propria opinione circa un argomento piuttosto che ricevere una ricompensa economica per rispondere a domande in cui non potevano dire cosa pensavano realmente.
Tamir e Mitchell hanno spiegato che
le persone si auto-pubblicizzano così volentieri perché farlo costituisce un evento dal valore intrinseco allo stesso modo delle gratificazioni primarie come il cibo e il sesso.