Fare educazione alimentare al supermercato migliora la dieta
Fare educazione alimentare al supermercato potrebbe migliorare la vita delle persone che soffrono di ipertensione. Ecco cosa emerge da un nuovo studio.
Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Nutrition Education and Behavior rivela che la consulenza nutrizionale effettuata nei supermercati potrebbe rappresentare una strategia efficace per aiutare le persone a cambiare le proprie abitudini alimentari. Nello specifico, il nuovo studio si concentra sui pazienti con ipertensione.
Gli autori spiegano che i medici affrontano generalmente molteplici ostacoli quando forniscono informazioni nutrizionali ai pazienti, a cominciare dalla mancanza di formazione su come fornire consulenza su uno stile di vita sano, unita alla mancanza di tempo per interagire con il paziente.
Lo scopo di questo studio era quello di valutare l’efficacia di un programma di consulenza nutrizionale fornito da un dietista registrato nell’ambiente familiare di un negozio di generi alimentari, e per far ciò, i suoi autori hanno arruolato un campione di trenta adulti di età compresa tra 18 e 60 anni con diagnosi di ipertensione.
I partecipanti hanno ricevuto consulenza individuale presso uno dei supermercati locali, da parte di due dietologi addestrati a fornire informazioni sullo stile di vita sano e sula dieta DASH. Dopo tre sessioni di counseling gratuite, che si sono svolte nell’arco di 12 settimane, gli esperti hanno constatato che grazie a tali lezioni, le abitudini alimentari dei pazienti sono migliorate significativamente per quanto riguarda il consumo di frutta, verdura e fagioli, cereali integrali, acidi grassi, cereali raffinati e calorie vuote. Anche l’assunzione di sodio e di cibi ricchi di grassi è migliorata, e lo stesso vale, seppur in misura minore, anche per gli alimenti che contengono zuccheri aggiunti.
Fornire istruzioni presso il negozio di generi alimentari offre una posizione comoda rispetto a un ufficio medico, e rafforza i cambiamenti alimentari nell’ambiente in cui vengono prese le decisioni alimentari. Questa strategia dovrebbe essere esaminata anche per altre condizioni di salute.
via | ScienceDaily
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