Fare sport in mezza età rallenta l’invecchiamento del cervello e allunga la vita
Fare sport regala moltissimi benefici per la nostra salute, migliora le funzioni del cervello e allunga anche la vita!
Lo sport rappresenta un’attività importantissima per la nostra salute, un’attività grazie alla quale è possibile salvaguardare il nostro benessere, proteggere il cuore ed il cervello, ed anche assicurarsi una vita più lunga. Ad esplorare nuovamente i benefici dello sport per la salute sono stati i membri della Boston University School of Medicine, secondo cui le persone che hanno una scarsa forma fisica intorno ai 40 anni possono avere un volume cerebrale minore in età più avanzata.
Molte persone non cominciano a preoccuparsi per la propria salute cerebrale fino all’età più avanzata, ma questo studio fornisce ulteriori prove del fatto che certi comportamenti e fattori di rischio nella mezza età possono avere delle conseguenze per quanto riguarda l’invecchiamento del cervello in futuro
spiegano gli autori dello studio, recentemente presentato presso il meeting dell’American Heart Association.
Per analizare meglio la questione, gli esperti hanno esaminato un campione di 1.271 partecipanti, i quali hanno eseguito dei test sotto sforzo sul tapis roulant nel 1970, quando avevano circa 40 anni. A partire dal 1999, quando la loro età media era di 60 anni, i volontari sono stati sottoposti a una risonanza magnetica (MRI) del cervello e a dei test cognitivi. Nessuno di partecipanti, all’inizio dello studio, presentava malattie cardiache o problemi cognitivi, e nessuno assumeva farmaci per il cuore.
Detto questo, nei soggetti che presentavano bassi livelli di performance fisiche, le risposte della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca a bassi livelli di esercizio fisico erano molto più elevate rispetto agli individui che avevano invece una migliore forma fisica.
I piccoli vasi sanguigni nel cervello sono vulnerabili ai cambiamenti della pressione sanguigna e possono essere danneggiati da queste fluttuazioni,
spiegano gli autori dello studio.
Un danno vascolare nel cervello può contribuire a cambiamenti strutturali e a deficit cognitivi. Nella nostra indagine abbiamo voluto verificare se le eccessive fluttuazioni della pressione sanguigna durante l’esercizio hanno comportato modifiche strutturali successive nel cervello.
Dalle analisi sarebbe dunque emerso che le persone che avevano un livello di forma fisica più basso o un maggiore aumento della pressione diastolica o della frequenza cardiaca a pochi minuti dall’inizio del test sul tapis roulant a bassa intensità (2,5 miglia all’ora), avrebbero registrato un volume del tessuto cerebrale più piccolo in età più avanzata. Le persone che hanno presentato un maggiore incremento della pressione diastolica durante l’esercizio a bassa intensità, hanno anche eseguito in maniera peggiore il test cognitivo volto a valutare la funzione decisionale negli anni seguenti.
Alla luce di quanto emerso, appare chiara l’importanza di una promozione dell’attività fisica durante la mezza età, al fine di garantire un invecchiamento sano del cervello.
Sarà interessante seguire questi partecipanti per altri 10 anni, per determinare il numero di persone che hanno sviluppato demenza, e se questa può essere correlata alla loro forma fisica o alla pressione sanguigna e frequenza cardiaca.
Fare sport allunga la vita?
Detto questo, secondo gli esperti della Norwegian University of Science and Technology l’attività fisica potrebbe anche allungare davvero la vita di chi la svolge. Per analizzare più a fondo la questione, gli esperti hanno selezionato un campione di 1567 partecipanti, i quali sono stati seguiti per cinque anni, con due sedute settimanali di allenamento ad alta intensità. Un secondo campione si è sottoposto ad una formazione fisica di intensità moderata, mentre un gruppo di controllo ha ricevuto consigli in merito all’attività fisica.
Gli studi epidemiologici suggeriscono che l’esercizio fisico ha un enorme effetto preventivo sulla morbilità e sulla morte prematura
spiegano gli esperti
ma questi risultati devono essere confermati da studi clinici randomizzati.
Non rimane a questo punto che attendere ulteriori esami in proposito, ed in attesa … che cominciare a fare attività fisica in maniera regolare. Le buone ragioni per farlo non mancano di certo, non trovate?
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via | ScienceDaily, Medicalxpress.com