Farmaci, attenzione al bollino nero: indica quelli pericolosi
Il nuovo regolamento dell'Ue prevede un bollino nero per i farmaci che potrebbero essere pericolosi per la salute. La normativa sarà attiva dal 2013
I farmaci che potrebbero mettere a rischio la salute saranno etichettati con un vero e proprio bollino nero. Lo ha stabilito lo scorso 11 settembre il Parlamento Europeo, che ha approvato un nuovo regolamento la cui entrata in vigore è prevista per il 2013. Il bollino nero permetterà sia ai medici che devono prescriverli, sia ai consumatori di identificare i prodotti sulla cui sicurezza si è ancora dubbiosi.
Il problema è stato riportato alla ribalta dal caso del Mediator, un farmaco inizialmente pensato contro il diabete, ma che, nel corso degli anni, è stato sempre più utilizzato come riduttore dell’appetito e per dimagrire. Anche se i rischi associati al suo consumo (che si pensa sia responsabile di un numero di decessi compreso tra 500 e 2.000) hanno portato al suo ritiro dalla vendita in molti Paesi europei, Italia inclusa, già a partire dal 2003, in Francia il farmaco è stato commercializzato fino al 2009. La nuova normativa europea dovrebbe evitare che casi del genere possano ripetersi.
Oltre a istituire il bollino nero, la nuova regolamentazione impone a qualsiasi azienda che ritira dal commercio un medicinale di dichiarare se dietro al ritiro ci siano motivi di sicurezza, eliminando la possibilità di giustificare la decisione con motivazioni puramente commerciali. In base alle giustificazioni portate dall’azienda tutte le Nazioni appartenenti all’Unione Europea dovranno prendere i provvedimenti più opportuni. Non solo, se uno Stato dovesse ritirare un farmaco dal suo mercato il provvedimento dovrà essere esteso all’intera Ue.
Insomma, quella che si va delineando è una situazione in cui le aziende farmaceutiche saranno obbligate ad un atteggiamento più trasparente in nome di una maggiore sicurezza per i cittadini. Rimane, però, un dubbio: se non si è sicuri della sicurezza di un farmaco, perché lasciarlo in commercio, anche se con un bollino nero?
Via | Il Sole 24ore
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