Benessereblog Salute Farmaci di fascia C restano in farmacia: Federfarma Verona, così si tutela la salute dei cittadini

Farmaci di fascia C restano in farmacia: Federfarma Verona, così si tutela la salute dei cittadini

Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha annunciato che i farmaci di fascia C resteranno vendibili solo nelle farmacie

Farmaci di fascia C restano in farmacia: Federfarma Verona, così si tutela la salute dei cittadini

25 febbraio 2015

Tutelare la salute dei cittadini: è questo secondo Marco Bacchini, presidente dell’Associazione dei titolari di Farmacia Federfarma Verona, il motivo per cui la stessa associazione ha difeso la permanenza esclusiva dei farmaci di fascia C nelle farmacie. Lasciandoli nel loro tradizionale luogo di vendita il Governo avrebbe inoltre tutelato il sistema sanitario, di cui “le farmacie sono parte attiva”. Federfarma insiste però sulle preoccupazioni associate alla possibilità che grandi gruppi commerciali entrino nella gestione delle farmacie e, di conseguenza, della salute dei cittadini.

Questo pericolo è stato denunciato dalla stessa Corte di Giustizia Europea in una sentenza del 2009 che ha riconosciuto come affidare la proprietà della farmacia a non farmacisti comporterebbe una riduzione dell’indipendenza professionale

spiega Federfarma.

Secondo la Corte, i produttori e i commercianti all’ingrosso di prodotti farmaceutici potrebbero pregiudicare “l’indipendenza dei farmacisti stipendiati, incitandoli a smerciare medicinali il cui stoccaggio non sia più redditizio o procedere a riduzione di spese di funzionamento che possono incidere sulle modalità di distribuzione al dettaglio di medicinali”.

Il farmacista-titolare sarebbe invece una figura indipendente che gestisce la farmacia senza costrizioni o pressioni. Una situazione diversa porterebbe invece a danni immediati per i cittadini, cone un accesso ai farmaci condizionato da gruppi commerciali che prenderebbero il controllo del mercato.

Credo che si debba parlare perlomeno di ingenuità se si crede di trasformare le farmacie in imprese commerciali non più dirette da professionisti, senza pensare purtroppo al grosso rischio del riciclaggio: le farmacie verrebbero considerate come “lavanderie” di denaro sporco

dichiara Bacchini, assicurando:

Seguiremo l’iter parlamentare di questo disegno di legge denunciando in ogni contesto i pericoli dietro l’angolo che questa scellerata ipotesi potrà causare alla “farmacia” con la sua professionalità da anni riferimento socio sanitario sul territorio, a favore invece dell’interesse di poche grandi realtà economiche.

(s.s.)

L’annuncio del Ministro Lorenzin

20 febbraio 2015

Salta la liberalizzazione dei medicinali di fascia C dal disegno di legge “Concorrenza” all’esame oggi del Consiglio dei ministri: questi farmaci resteranno in vendita esclusivamente in farmacia.

Mentre è ancora in corso la riunione del Cdm l’ufficio stampa del Ministro della Saluta Beatrice Lorenzin ha twittato una notizia che in molti nel settore sanitario aspettavano: sui farmaci di fascia C è passata la linea sostenuta dal ministro.

Con la proposta sostenuta dal ministro Guidi le farmacie avrebbero potuto essere di proprietà anche delle società di capitali e i soci non avrebbero dovuto più essere obbligatoriamente farmacisti: un’ipotesi che avrebbe aperto la vendita al di fuori delle farmacie per i farmaci di fascia C, cioè quelli con ricetta ma a carico del cittadino, e che aveva già sollevato la levata di scudi delle associazioni dei titolari di farmacie ma anche il parere fortemente contrario del ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

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