Fast food, anche secondo McDonald’s fa male alla salute
Sul sito dedicato ai suoi dipendenti la nota catena consiglia di non mangiare patatine fritte e hamburger. Il motivo? Sono "scelte non salutari"
“I cibi da fast food sono in genere ricchi di calorie, grassi, grassi saturi, zucchero e sale e possono mettere le persone di fronte al rischio di sovrappeso”, parola di Mcdonald’s, che aggiunge: “In generale, le persone con pressione alta, diabete e malattie cardiache devono fare molta attenzione a scegliere il fast food a causa dei suoi livelli elevati di grasso, sale e zucchero”. Il colosso del cibo “mordi e fuggi” lo scriveva fino a poco fa sul sito web dedicato ai suoi dipendenti, McResource Line. In altre parole, McDonald’s avvisava i propri lavoratori dei rischi per la salute associati al cibo che vende in tutti i suoi fast food sparsi in tutto il mondo.
I consigli sono stati rimossi, insieme all’intero sito, dopo le polemiche scatenate da un servizio della CNBC in cui veniva fatto notare che in una chiarissima inforgrafica McDonald’s indicava come “scelte non salutari” i suoi stessi prodotti: patatine fritte, hamburger e cola. La stessa infografica indicava le alternative salutari al cibo tipico del fast food più famoso al mondo: un’insalata, un panino con verdure fresche e un bel bicchiere d’acqua. Il menu, insomma, offerto dalla concorrenza.
Di per sé i consigli riportati nel sito non sorprendono. Gli effetti negativi di un’alimentazione basata sul junk food non sono di certo una novità e non c’era bisogno che fosse McDonald’s a svelare che “è difficile garantirsi un’alimentazione salutare quando si mangia spesso nei fast food”. Quello che è parso quantomeno bizzarro è che una catena di fast food che sopravvive vendendo i suoi prodotti in tutto il mondo consigli ai suoi dipendenti di andare a mangiare altrove.
Le giustificazioni che McDonald’s si è sentito di dover fornire a tal proposito non sembrano sufficienti a spiegare questa incongruenza.
Parti di questo sito web continuano ad essere interpretate completamente fuori dal loro contesto
ha spiegato il colosso del fast food.
Il sito web fornisce informazioni utili provenienti da terze parti autorevoli su diversi argomenti, fra i quali la salute e il benessere. Include anche consigli degli esperti sull’alimentazione sana e sul fatto di fare scelte bilanciate. McDonald’s è d’accordo con questo consiglio.
L’azienda, che nello scorso mese di maggio era stata difesa a spada tratta dal suo amministratore delegato (queste le sue parole: “Non vendiamo junk food”), ha sottolineato che nei suoi ristoranti vengono serviti anche piatti salutari come il pollo grigliato e frullati di vera frutta.
La gaffe rimarrà però nella storia, così come le immagini tratte dal sito, al momento fuori uso. Per il momento i dipendenti dovranno accontentarsi di una linea telefonica a loro dedicata e delle giustificazioni sulla chiusura di McResource Line.
Queste le parole di Lisa McComb, portavoce di McDonald’s USA:
Abbiamo offerto il programma McResource per aiutare i nostri stimati dipendenti di McDonald’s con consigli sul lavoro e sulla vita creati da esperti indipendenti di tera parte. Una combinazione di fattori ci ha portati a fare nuove valutazioni e abbiamo dato istruzioni al venditore di chiudere il sito web. Tra link a informazioni irrilevanti o sorpassate e gruppi esterni che hanno estrapolato degli elementi dal loro contesto, si sono creati un immotivato esame minuzioso e commenti inappropriati. Nulla di tutto ciò aiuta i nostri membri del team di McDonald’s.
La morale della vicenda sembra però essere un’altra: non solo gli esperti di nutrizione, ma anche McDonald’s è d’accordo sul fatto che il confine tra “fast” e “junk” food è molto labile.