Febbre dengue: casi in aumento del 163% in sei mesi in Brasile

Situazione drammatica in Brasile, dove secondo il ministero della Salute le morti per febbre dengue negli ultimi sei mesi sono aumentate del 163% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Il dicastero spiega che a questo hanno contribuito piogge più pesanti e temperature più alte hanno. Gli esperti hanno specificato che 366 persone sono morte a causa della malattia trasmessa dalle zanzare dal 30 dicembre all’8 giugno.

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Sono stati inoltre registrati un totale di 1,1 milioni di probabili casi di dengue, con un aumento del 561% rispetto ai primi sei mesi del 2018.

Si ricorda che la febbre dengue ha origine virale ed è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4), trasmessi agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.

Quali sono i sintomi? Dopo quasi una settimana, la persona manifesta febbre molto elevata. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini.

Non esiste un trattamento specifico per la dengue, e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane

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Valentina Rorato