Febbre ricorrente, le possibili cause
Quali sono le possibili cause della febbre ricorrente? E quando è il caso si consultare un medico?
La febbre ricorrente è un sintomo che non bisognerebbe mai sottovalutare. Generalmente la febbre indica la presenza di un’infezione, ma non solo. La temperatura corporea potrebbe infatti alzarsi anche a causa di altri fattori e di altre condizioni. In questo articolo vogliamo esaminare alcune delle possibili cause della febbre ricorrente e comprendere quando è il caso di consultare il medico.
Febbre ricorrente: cause
Come abbiamo visto, fra le possibili cause della febbre ricorrente vi sono le infezioni (sia acute che croniche) dovute a virus. Quando la febbre diventa ricorrente, il paziente potrebbe però soffrire anche di altri disturbi. Fra questi si segnalano:
- Malattie autoinfiammatorie, che comprendono le sindromi da febbre periodica. Si tratta di patologie rare che causano sintomi come febbri ricorrenti e infiammazione. La temperatura del paziente raggiunge spesso i 39-40 °C, e in presenza di questa condizione, la febbre viene spesso accompagnata da dolore all’addome, al torace o ai muscoli.
- Disturbi infiammatori, come patologie che interessano le articolazioni, il tessuto connettivo e i vasi sanguigni. Si parla di patologie come artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico (lupus) e arterite a cellule giganti.
- Febbre ricorrente da zecche, una condizione causata dai batteri veicolati nell’organismo dalle zecche e dai pidocchi.
- Assunzione di alcuni tipi di farmaci: anche alcune medicine potrebbero causare un aumento della temperatura corporea.
Quando rivolgersi a un medico
Se i sintomi manifestati dal paziente sono molto gravi e accompagnati da altri disturbi, come il dolore ad esempio, sarà fondamentale rivolgersi immediatamente al medico. Il paziente dovrebbe inoltre rivolgersi al dottore se, a prescindere dagli altri sintomi, la febbre dovesse durare più di due giorni.
via | Ospedalebambinogesu, MsdManuals, Epicentro.iss
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