Fecondazione eterologa, l’appello dei giuristi
Con un manifesto gli esperti fanno il punto della situazione, spiegando perché si può procedere senza ulteriori indugi
Numerosi giuristi italiani, insieme all’Associazione Luca Coscioni, hanno sottoscritto un manifesto/appello in cui chiedono il rispetto della sentenza che ha eliminato il divieto di fecondazione eterologa, sottolineando che
La sentenza n. 162 emanata dalla Corte Costituzionale lo scorso 9 aprile è immediatamente applicabile
e che
da ciò deriva la simultanea ripresa nei centri italiani della tecnica di fecondazione eterologa.
Secondo i giuristi non è necessario aspettare che il Governo o il Parlamento intervengano per colmare un “ipotetico vuoto di norma”. Le attuali normative sulla tracciabilità e sicurezza di cellule e gameti (2004/23/CE e ss- DLGS 191 e ss) sarebbero sufficienti a regolare l’aspetto tecnico della fecondazione eterologa, mentre per quanto riguarda il numero delle donazioni si potrebbero semplicemente aggiornare le attuali Linee Guida anche in base a quanto avviene in paesi come Francia e Regno Unito, ma, aggiungono i giuristi,
tenendo conto dell’esigenza di consentirle entro un limite ragionevolmente ridotto.
Ogni ritardo rispetto alla ripresa dell’attuazione delle tecnica eterologa sarebbe solo pretestuoso
dichiarano i firmatari, sottolineando che
non essendovi ostacoli quindi dovuti ad assenza di norme specifiche per il ripristino della tecnica con donazione di gameti, i centri di Procreazione Medicalmente Assistita potranno immediatamente riprendere l’applicazione delle tecniche eterologhe.
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Via | AGI