Fibrillazione atriale, arriva il monitor cardiaco sotto pelle per la diagnosi e il trattamento
Già impiantato in due pazienti a Torino, permette di identificare il disturbo prima che cuore e arterie ne facciano le spese
Si chiama “Reveal Linq”, pesa solo 3 grammi ed è più piccolo di una batteria ministilo: è il monitor cardiaco più piccolo al mondo, da poco dotato di regolare autorizzazione CE e già utilizzato in Italia. I primi a sperimentarne l’uso sono stati i medici del reparto di Cardiologia Universitaria dell’Ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino, che l’hanno impiantato nel petto di due pazienti affette da sincope e sospetta fibrillazione atriale silente.
Nella fibrillazione atriale, la forma più diffusa di aritmia, atri e ventricoli del cuore non battono in modo sincrono. Nel 70% dei casi chi ne soffre percepisce il disturbo come un battito veloce e irregolare; nel restante 30% dei casi i sintomi sono sfumati o non compaiono affatto. Durando poco, questi disturbi sono difficili da studiare. Come ha spiegato Fiorenzo Gaita, direttore del reparto di Cardiologia Universitaria delle Molinette, il cuore può smettere di funzionare per pochi secondi in un mese o in un anno e altri strumenti di uso più comune, come l’elettrocardiogramma, sono di scarso aiuto nelle fasi iniziali del disturbo perché analizzano l’attività del cuore quando il sintomo è già passato.
Tuttavia, identificare queste situazioni è importante perché indicano che il cuore si sta ammalando. Ed è qui che entra in gioco il nuovo monitor. Iniettato sotto pelle attraverso un’incisione più piccola di un centimetro aiutandosi con una speciale siringa, “Reveal Linq” permette di monitorare il cuore per 3 anni, durante i quali invia i dati raccolti al monitor esterno “MyCareLink”, posizionato nell’abitazione del paziente, che a sua volta trasmette i dati all’ospedale utilizzando la rete cellulare.
Il dispositivo oltre a confermare con precisione la diagnosi di sospetta fibrillazione atriale, è di grande aiuto nel valutare l’efficacia della strategia terapeutica adottata, sia essa di tipo farmacologico o di tipo interventistico con l’ablazione transcatetere
ha spiegato Gaita.
In Italia sono 610 mila i pazienti affetti da fibrillazione atriale e ogni anno ne vengono diagnosticati 50 mila nuovi casi.
E’ la causa di un terzo degli ictus in tutto il mondo e i pazienti presentano un rischio di ictus 5 volte maggiore e un aumento del rischio di scompenso cardiaco e di morte cardiaca improvvisa rispetto a chi non ne soffre
ha precisato Gaita.
Un nostro studio, appena pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, dimostra che non solo la fibrillazione atriale è causa di ictus, ma che è anche responsabile di eventi ischemici cerebrali silenti, che causano una ridotta capacità cognitiva dei pazienti con fibrillazione atriale rispetto a quelli con ritmo sinusale.
Secondo Gaita mentre l’elettrocardiogramma e l’Holter cardiaco consentono di individuare la fibrillazione atriale, rispettivamente, solo nel 2% della popolazione e nel 7-8% dei casi, il nuovo monitor permette di identificarla nel 100% dei casi. Per ora siamo certi che le pazienti sottoposte all’impianto, entrambe 60enni, sono riuscite a risalire proprio grazie a questo strumento alla causa dei loro svenimenti e a verificare l’efficacia della terapia. Ora si attendono ulteriori conferme. Il prossimo a ricevere “Reveal Linq” dovrebbe essere un bambino di 12 anni.