La pillola anticoncezionale è uno dei contraccettivi più usati delle donne. Il farmaco aiuta anche in caso di ciclo abbondante, per normalizzarlo ed evitare di peggiorare situazioni già esistenti o a rischio di anemia. Inoltre, è spesso un medicinale consigliato in caso di squilibri ormonali che causano fastidi e disturbi all’organismo femminile. Fino a che età si può prendere la pillola anticoncezionale? E fino a quando è raccomandata? Ecco tutto quello che dobbiamo sapere.
La pillola anticoncezionale è formata da uno o due ormoni simili a quelli prodotti dall’ovaio, estradiolo e progesterone. Il loro compito è quello di bloccare la produzione di ormoni da parte delle ovaie, impedendo l’ovulazione. Per questo è uno dei contraccettivi più efficaci, se si vuole evitare una gravidanza non programmata (invece, per proteggersi anche dalle malattie sessualmente trasmissibili, l’unico anticoncezionale efficace rimane il preservativo).
La pillola può essere assunta a partire da 2 anni dopo il menarca, la prima mestruazione, che di solito compare nella prima adolescenza (anche se l’età si sta sempre più abbassando). Fino a quando si può assumere la pillola anticoncezionale? In realtà si può assumere fino all’arrivo della menopausa, quando la fertilità femminile finisce, insieme alle mestruazioni, che non compariranno più. In questo caso, la donna non sarà più in grado di avere figli naturalmente e, di conseguenza, viene meno la necessità di ricorrere a questo farmaco.
Non vi sono, inoltre, limiti sul numero di anni in cui una donna può assumere la pillola.
Pillola anticoncezionale: pro e contro
Per le donne assumere la pillola anticoncezionale ha molti vantaggi:
Quando è bene evitare di assumere la pillola anticoncezionale? I farmaci moderni hanno un minor dosaggio di etinilestradiolo e usano un nuovo estrogeno, l’estradiolo naturale, riducendo il rischio tromboembolico, ancora presente, però, nelle pillole “di vecchia data”. Il rischio di eccessiva coagulazione del sangue spesso associato alla pillola è sovrastimato: riguarda 3 casi su 10mila donne contro i 20 casi su 10mila donne in caso di gravidanza.
Dobbiamo però tenere in considerazione che, come ogni altro farmaco, ci sono degli effetti collaterali. Nei primi tre mesi di assunzione possiamo notare nausea, seno teso e perdite di sangue, nei 21 giorni consecutivi in cui il farmaco va usato (le pillole moderne, invece, si assumono per 24 o 26 giorni consecutivi). La pillola potrebbe essere controindicata nel caso questi sintomi dovessero durare oltre i primi tre mesi previsti e spiegati anche nel foglietto illustrativo del medicinale.
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Fonti: