L’ernia al disco è un problema che può causare dolori anche molto forti e rendere impossibili gesti quotidiani anche banali. L’intervento chirurgico per l’ernia al disco è utile nei casi gravi nei quali non si possa ricorrere ad altre soluzioni di tipo conservativo. La fisioterapia dopo l’intervento di ernia al disco diventa fondamentale per un recupero migliore.
I pazienti operati di ernia al disco solitamente vengono indirizzati verso un terapista che possa aiutarli nelle fasi di post operazione. Ogni intervento è un caso a sé. E i tempi di recupero e le modalità stesse di “ritorno alla normalità” possono essere differenti da paziente a paziente. Quanto è utile un percorso personalizzato di fisioterapia nelle fasi post operazione chirurgica?
Abbiamo voluto fare qualche domanda sull’argomento alla Dottoressa Beatrice Possenti, osteopata, di MioDottore, che ha aderito al progetto di video consulenza online attivato dalla piattaforma, per capirne di più sull’importanza della fisioterapia per un corretto recupero dopo l’intervento chirurgico di ernia al disco.
L’ernia al disco è tra le più frequenti cause di lombalgia e di disturbi dolorosi, che spesso si irradiano verso il gluteo o fino agli arti inferiori.
Dal punto di vista anatomico, l’ernia è la fuoriuscita di parte del disco dall’anello fibroso che lo contiene. In base a dove emerge può essere più o meno sintomatica. Può infatti andare a comprimere le radici nervose (creando anche condizioni molto invalidanti) oppure no (restando per lo più asintomatica).
Pertanto il quadro può essere molto vario a seconda della localizzazione, della quantità di disco fuoriuscito e dalla sede dell’emergenza.
Solitamente il 95% delle ernie del disco non necessita di intervento chirurgico, ma si risolve spontaneamente con la terapia conservativa.
Quando però la sintomatologia che riguarda la compressione nervosa è troppo grave, si deve procedere all’intervento per rimuovere la parte del disco fuoriuscita.
La riabilitazione deve incominciare subito dopo l’intervento di ernia al disco, procedendo gradualmente, ed è fondamentale per il recupero funzionale.
Nella prima fase del recupero l’obiettivo principale è velocizzare la risoluzione dei sintomi dolorosi. Si possono utilizzare, oltre alla terapia farmacologica, anche la terapia fisica (laser, tecar, ecc.) e quella manuale. Nella seconda fase è invece necessario sia favorire la ripresa funzionale mediante un percorso riabilitativo, personalizzato e programmato in base ai tempi di recupero di ognuno, sia evitare che i sintomi si cronicizzino.
Generalmente il recupero completo va dalle 2 alle 6 settimane, a seconda dei casi. Dopo un intervento di ernia al disco, la fisioterapia ha un ruolo fondamentale per il corretto recupero funzionale, ma anche per evitare ulteriori recidive o l’instaurarsi di altre patologie vertebrali.
Più la riabilitazione è precoce, più sarà rapido il miglioramento della sintomatologia e della funzionalità. La fisioterapia è sempre personalizzata e tarata sul paziente, in base ai suoi tempi, bisogni e necessità specifiche.