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Fluifort o Fluimucil, qual è la differenza

Fra Fluifort e Fluimucil, sebbene siano entrambi farmaci mucolitici, esistono alcune differenze

Fluifort o Fluimucil, qual è la differenza

Quando le temperature esterne scendono e raffreddori e influenze iniziano a tenerci a letto con i classici sintomi che li contraddistinguono, nel mobiletto del bagno spuntano di nuovo i classici farmaci per la gestione dei sintomi, in grado di alleviare il malessere e accelerare la guarigione.

I medicinali mucolitici e fluidificanti, come il Fluifort e il Fluimucil, sono senza dubbio in prima linea per combattere le affezioni del sistema respiratorio, aiutandoci a liberarci dal classico senso di oppressione sul petto dato da tosse, muco e respirazione difficoltosa.

Sebbene questi due prodotti abbiano lo stesso scopo, ossia agire da espettoranti e fludificanti, fra loro esistono differenze sostanziali, a partire dal principio attivo, fino ad arrivare alle possibili interazioni con altri farmaci e agli effetti collaterali.

Il Fluifort in particolare è un farmaco a base di carbocisteina sale di lisina monoidrato (principio attivo presente anche in altri farmaci, come il Lisomucil), che agisce in maniera mirata sulla fludificazione delle secrezioni bronchiali e in malattie dell’apparato respiratorio dove ci sia un’imponente produzione di muco.

Al contrario il Fluimucil ha come principio attivo l’acetilcisteina, un altro mucolitico che mira a ridurre la viscosità del muco e favorirne l’eliminazione. In più si ritiene che questo principio attivo svolga anche azione antiossidante a livello polmonare e sia uno dei più efficaci antidoti contro l’avvelenamento da paracetamolo, in caso di sovradosaggio.

Entrambi i farmaci si possono trovare in sciroppo, soluzione granulare e per il Fluimucil anche in compresse effervescenti. Per quanto riguarda l’interazione con altri farmaci, il Fluimucil pare rallentare l’assorbimento degli antibiotici, motivo per cui sarebbe preferibile assumerlo a distanza di almeno 2 ore da questi ultimi.

Si è notato anche che il Fluimucil, se preso insieme a nitroglicerina, può portare a stati ipotensivi e a cefalee. L’acetilcisteina può anche alterare i test per rilevare la presenza di corpi chetonici nelle urine. Il Fluifort invece sembra piuttosto privo di interazioni con altri medicinali.

Per quanto riguarda i possibili effetti collaterali, sia il Fluifort sia il Fluimucil possono portare a sensibilizzazione ai principi attivi, rash cutanei, vomito, diarrea e tachicardia. Entrambi i medicinali andrebbero evitati in gravidanza e allattamento, salvo diverso parere del medico.

In genere il Fluimucil viene prescritto in caso di bronchite, sia acuta sia cronica, enfisema polmonare, mucoviscidosi, mentre il Fluifort va bene per le malattie da raffreddamento e per la cura della tosse. Sotto i 2 anni questi farmaci non sono ritenuti sicuri, in quanto possono portare a ostruzione bronchiale.

Foto | iStock

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