Future mamme: occhio agli ftalati
Tornano a far parlare di sé gli ftalati, ovvero quelle sostanze chimiche presenti nella maggior parte dei prodotti in plastica di largo consumo inclusi biberon, succhiotti e contenitori per alimenti.Stavolta la notizia riguarda le future mamme. In base ad alcuni studi effettuati su animali, infatti, sembrerebbe che l’esposizione materno-fetale agli ftalati possa aumentare il rischio […]
Tornano a far parlare di sé gli ftalati, ovvero quelle sostanze chimiche presenti nella maggior parte dei prodotti in plastica di largo consumo inclusi biberon, succhiotti e contenitori per alimenti.
Stavolta la notizia riguarda le future mamme. In base ad alcuni studi effettuati su animali, infatti, sembrerebbe che l’esposizione materno-fetale agli ftalati possa aumentare il rischio di basso peso neonatale. Non solo: negli studi effettuati sugli animali gli ftalati hanno causato anche la riduzione della durata della gravidanza. Finora, però, non erano disponibili dati per affermare che l’associazione sussistesse anche nella razza umana. Ecco perché i ricercatori ritengono importante proseguire le ricerche in materia, per valutare i potenziali rischi per la salute comportati da un’esposizione massiccia agli ftalati.
L’esposizione a queste sostanze può iniziare nell’utero ed è stata associata a modificazioni negative nella funzione endocrina. Inoltre, secondo uno studio cinese pubblicato sul “Journal of Pediatrics”, sembra che proprio l’esposizione agli ftalati mentre il feto è ancora nel pancione della mamma contribuisca al basso peso alla nascita.
Foto | Flickr