Gengive infiammate? Ecco la dieta salva-sorriso
Per mantenere in salute i denti, ma soprattutto le gengive, è importante fare attenzione all’igiene orale e alla dieta.
Le gengive infiammate, spesso sanguinati e doloranti, sono un disturbo comune. Secondo i dati della Società italiana di parodontologia e implantologia (Sidp) a soffrirne sono 20 milioni di italiani, ma in 8 milioni il disturbo diventa una parodontite e circa 3 milioni rischia di perdere almeno un dente.
Oltre all’igiene professionale, da ripetere con costanza almeno una volta l’anno, ad aiutare potrebbe essere l’alimentazione. Gli esperti consigliano un menù salva-gengive dove non deve mancare il latte ma anche il minestrone. E poi bisogna fare il pieno di vitamine di frutta e verdura soprattutto A, B, C e D, le proteine di uova e pesce e i grassi buoni di pesce e olio extravergine d’oliva.
“La dieta del sorriso non è molto diversa dalla consueta alimentazione mediterranea: abbonda infatti di frutta e verdura per fare il pieno di vitamine, degli acidi grassi ‘buoni’ dell’olio extravergine d’oliva e del pesce, delle proteine da uova e prodotti ittici, ricchi anche di vitamine preziose per la salute orale; messi al bando invece tutti i cibi e le bevande che rendono più acido l’ambiente orale, come gli agrumi consumati in eccesso e le bibite gassate, e gli zuccheri raffinati di cui sono ‘ghiotti’ i batteri che provocano la placca e l’infiammazione gengivale”.
Via libera dunque alla vitamina D, importante non solo per la salute delle ossa, ma anche perché in caso di deficit si può avere bocca secca a causa di una carenza di saliva, che è indispensabile avere in giusta quantità perché è ricca di enzimi che proteggono le gengive, e alla vitamina A che si trova nei frutti arancioni e nelle uova, indispensabile per aiutare l’organismo nei processi di guarigione dei tessuti gengivali infiammati, oppure alle vitamine del gruppo B, utili per prevenire disturbi delle mucose orali, della gola e dell’esofago, che si trovano in abbondanza nel pesce. Meglio evitare i cibi che rendono acido il pH, che possono favorire le carie.