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Gestire le emozioni, blog aperto ai commenti più efficace del caro diario segreto

I benefici del blogging sulla psiche emersi da un recente studio sugli adolescenti in crisi.

Gestire le emozioni, blog aperto ai commenti più efficace del caro diario segreto


Annotare pensieri, esperienze ed emozioni in un diario aiuta a gestire l’ansia, a raggiungere gli obiettivi ed allontana lo spettro della rabbia repressa che ostacola rapporti sereni con gli altri. Il diario si presume resti segreto, dunque le nostre confessioni sono al riparo da occhi indiscreti. Cosa accade invece quando raccontiamo la nostra vita su un blog che possono leggere tutti? Si notano gli stessi benefici sull’umore?

Se lo è chiesto un recente studio condotto da due ricercatori israeliani dell’Università di Haifa, Meyran Boniel-Nissim e Azy Barak. Gli autori della ricerca, pubblicata di recente sulla rivista Psychological Services, hanno scoperto che gli adolescenti che confessano le loro emozioni postando su un blog riescono ad affrontare le difficoltà con più equilibrio, superando i momenti di disagio psicologico più facilmente ed in fretta.

Come il diario ed ancor più del diario, il blog può rivelarsi dunque un toccasana per la psiche. Il valore aggiunto del blog, rispetto al diario, e non è un dettaglio trascurabile, è la presenza di una community, più o meno ampia, di lettori, quasi sempre amici e parenti ma anche altri blogger e visitatori occasionali, che condividono le emozioni del blogger e spesso supportano i ragazzi in difficoltà.

A differenza del diario, dunque, gli interlocutori sono reali e possono offrire aiuto, incoraggiamento e sostegno agli adolescenti in crisi per il peso, per i problemi scolastici piuttosto che in ansia per un esame. I ricercatori nello specifico hanno esaminato i benefici del blogging nell’attenuare lo stress ed i disagi dovuti all’ansia sociale ed alla difficoltà dei ragazzi di stringere nuove amicizie.

blogging

Da analisi condotte su un campione di 161 adolescenti in crisi, divisi in quattro gruppi distinti, è emerso che a giovare maggiormente di un blog erano i ragazzi che postavano sui loro problemi almeno due volte a settimana, lasciando aperti i commenti. Spiega Barak che il sostegno offerto dalla comunità virtuale è sorprendente. La maggior parte dei commenti ricevuti dai ragazzi si sono rivelati positivi e costruttivi, un sostegno immediato agli adolescenti in crisi.

Royar Loflin, una blogger americana di 17 anni, autrice di My Life as a Young Southern Prep, conferma i risultati dello studio sulla blog-terapia, spiegando che nei suoi post racconta tutto quello che le accade, senza filtri. Nei momenti difficili, ad esempio nel passaggio da una scuola all’altra, le è stato di grande aiuto parlarne sul blog.

I lettori nei commenti mi rassicuravano, dicendomi che anche loro ci erano passati e che poi tutto si aggiusta. E nei momenti difficili aiuta inquadrare le cose da una diversa prospettiva, spiega.

Il blog dunque come diario aperto in cui non ci si limita a buttare nero su bianco emozioni e problemi, ma si apprende dagli altri come hanno imparato ad affrontare le stesse difficoltà ed a gestire le emozioni negative.

Via | New York Times
Foto | Mike Licht, NotionsCapital.com; Foxtongue

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