Oggi è la Giornata Internazionale della Malattia di Chagas
Oggi ricorre la Giornata Internazionale della Malattia di Chagas, una giornata di sensibilizzazione che mira a far conoscere questa pericolosa infezione. La malattia di Chagas, anche nota con il nome di tripanosomiasi americana, è molto diffusa nei Paesi dell'America Latina, ma rappresenta sempre più un problema di portata globale. Vediamo come avviene il contagio e quali sono gli obiettivi del World Chagas Disease Day 2023.
Fonte immagine: Pixabay
Oggi, 14 Aprile 2023, ricorre la quarta Giornata Internazionale della Malattia di Chagas, una giornata di sensibilizzazione che nasce con l’intento di rendere più visibile questa malattia, in modo da farne conoscere la gravità alla popolazione mondiale e, soprattutto, ai Governi. L’edizione di quest’anno del World Chagas Disease Day è all’insegna del motto “Cure universali e sorveglianza della malattia di Chagas dal primo livello di assistenza sanitaria”.
Con questo spirito, i Governi sono chiamati ad attivarsi per eradicare e debellare la malattia nelle aree più a rischio. Sono inoltre chiamati ad assicurare ai pazienti l’accesso alle cure necessarie, a prescindere dallo stato economico o dalla localizzazione geografica.
Anche nel caso della malattia di Chagas, infatti, i trattamenti sono tristemente inadeguati per le persone che vivono in condizioni di povertà, ovvero quelle a maggior rischio di contagio. La malattia viene trasmessa da una particolare cimice, ed è endemica soprattutto nei Paesi dell’America Latina, dove scarseggiano i supporti per la popolazione.
Poiché lo scopo di questa Giornata Internazionale della Malattia di Chagas è quello di aumentare la conoscenza in merito a questa malattia silenziosa e spesso trascurata, oggi vogliamo approfondire la questione, e scoprire di che tipo di malattia si tratta e quale cimice trasmette la malattia di Chagas.
Cosa è la malattia di Chagas?
La malattia di Chagas è una condizione anche nota come “tripanosomiasi americana”. Si tratta di una patologia che, se non individuata e trattata per tempo, può portare alla morte del paziente.
La causa dell’infezione va ricercata nella presenza di un parassita, il protozoo Trypanosoma cruzi, che tende ad infettare le triatomine, cimici che vivono perlopiù sui tetti delle capanne nelle aree rurali dell’America Latina.
Le cimici tendono a pungere l’uomo durante la notte, e ad infettarlo attraverso le proprie feci, a loro volta contaminate dal protozoo. In seguito, si svilupperà un’infezione dai sintomi e dalle conseguenze potenzialmente devastanti.
La malattia di Chagas viene spesso definita con l’aggettivo “silenziosa”: questa condizione, infatti, può rimanere latente nell’organismo anche per anni, o persino per decenni, senza dare alcun segno della propria esistenza.
In questo lungo periodo di tempo, però, i parassiti possono danneggiare significativamente gli organi del paziente, causando danni al cuore, all’esofago e all’intestino.
Malattia di Chagas: trasmissione
La malattia può essere trasmessa attraverso le punture delle cimici infette, ma vi sono anche altre modalità di contagio che è importante conoscere. Ad esempio, è possibile trasmettere la malattia di Chagas attraverso donazioni di sangue infetto, o per trasmissione congenita, ovvero da una mamma infetta al figlio.
O ancora, il contagio può avvenire mediante donazione di organi da un paziente affetto dall’infezione o persino attraverso alcuni tipi di alimenti contaminati dalle feci delle cimici.
Sebbene, nella maggior parte dei casi, i contagi interessino le persone che vivono nei villaggi poveri dell’America Latina continentale, oggi la diffusione della malattia ha rotto i suoi argini.
Un problema di salute globale
L’infezione – che fa parte delle cosiddette malattie tropicali neglette, ossia quelle che ricorrono in aree povere del mondo, dove vi è una grave carenza di risorse – è stata individuata anche in altri Paesi, come in Canada, in Europa e negli Stati Uniti.
In questi casi, i pazienti sono persone che hanno contratto la malattia in America latina, dove si sono recati per far visita alle famiglie o per viaggi di lavoro o vacanze.
Come si cura la malattia di Chagas?
Il trattamento di questa malattia prevede la somministrazione di appositi farmaci antiparassitari (benznidazole o nifurtimox), essenziali per eradicare definitivamente il parassita dal corpo. Per arginare i danni fisici causati dal protozoo, saranno invece necessari dei trattamenti sintomatici.
Perché la malattia possa essere sconfitta in modo definitivo, è essenziale avviare i trattamenti quanto più precocemente possibile.
Purtroppo, però, non sempre questo è possibile.
Dal momento in cui ha inizio l’infezione, possono passare decenni prima che si manifestino sintomi importanti che possano far pensare a un’infezione da tripanosomiasi americana.
Per questo motivo, spesso la malattia viene diagnosticata solo in una fase molto avanzata, quando ha già causato gravi danni agli organi interni.
Chagas: una malattia silenziosa
Abbiamo già detto che quella di Chagas è unanimemente considerata una malattia silenziosa.
Ciò non è dovuto solo alle caratteristiche di questa condizione, i cui sintomi possono manifestarsi molto tardi. Il motivo è anche un altro: relativamente poche persone conoscono la malattia di Chagas. Si tratta di un’infezione che colpisce in larga misura persone povere che vivono in Paesi molto lontani da nostro, persone che non hanno mezzi adeguati per potersi curare.
È proprio per questa ragione che, nel 2020, è stata istituita la prima Giornata Internazionale della Malattia di Chagas, il World Chagas Disease Day, un’occasione in cui vogliamo puntare l’attenzione su una malattia silenziosa e ignorata, che colpisce spesso persone che non hanno alcuna voce in capitolo, né in ambito politico, né in ambito sanitario.
Sono queste persone a subirne le più gravi conseguenze.
Perché il 14 Aprile è il World Chagas Disease Day?
Sappiamo adesso quale giornata internazionale si celebra il 14 Aprile, ma per quale motivo è stata scelta proprio questa data per puntare i riflettori su questa grave infezione?
Quella del 14 Aprile è una data scelta per un motivo ben preciso: in questo giorno, nel 1909, il medico Carlos Chagas formulò la prima diagnosi di “Tripanosomiasi americana”.
La paziente era una bambina brasiliana di soli 2 anni, di nome Berenice Soares de Moura.
Il tema della Giornata Internazionale della Malattia di Chagas 2023
Come durante le precedenti celebrazioni, anche quest’anno si mira a puntare l’attenzione su questa malattia e sul suo impatto sulla vita di tante persone e sui sistemi sanitari di molti Paesi.
Per l’anno 2023, la Giornata mondiale della malattia di Chagas punta a richiedere che le cure per combattere questa infezione entrino a far parte dell’assistenza sanitaria di base.
Se non trattata, infatti, la malattia può portare alla morte milioni di persone.
Per debellare e prevenire la malattia di Chagas, è essenziale arginarne la diffusione con interventi mirati a contrastare tutte le modalità di trasmissione. È inoltre essenziale curare almeno il 75% delle persone colpite. Ad oggi, solo una minima percentuale di pazienti abbia accesso alle cure necessarie.
L’obiettivo dell’OMS, da raggiungere entro il 2030, è quello di far conoscere questa malattia, per poterla combattere in modo più forte e consapevole.
Fonti