Giornata Mondiale dell’Ambiente, gli italiani e la spesa sostenibile
Le abitudini degli italiani in fatto di spesa messe sotto la lente di ingradimento in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente
Domani, 5 giugno 2020, si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente. E quale migliore occasione può risultare quella giusta per dare un’occhiata alle abitudini degli italiani in fatto di spesa sostenibile? E’ quello che ha fatto Supermercato24 intervistandoci a tal proposito: vediamo cosa ne è venuto fuori.
I dati che saltano subito all’occhio sono l’incremento del ben 50% della spesa biologica ed il fatto che (solo) il 15% degli intervistati abbia ammesso di acquistare esclusivamente cibi a basso impatto ambientale.
Tutti abbiamo a cuore la salute del nostro pianeta: ma da qui a prendercene realmente cura, ne passa di strada. E se prediligere cibi a chilometro zero, prodotti biologici e di stagione e packaging alimentari biodegradabili rappresenti un buon inizio, non tutti, purtroppo, lo fanno. I motivi che ne impediscono la messa in atto sono da riscontrarsi, spesso e volentieri, nei prezzi elevati.
Dall’indagine è emerso come il 20% degli intervistati non attribuisca particolare importanza alla sostenibilità dei prodotti quando si trova al supermercato. Di contro, il 15% afferma invece di mettere nel carrello solo alimenti a basso impatto ambientale. Se i 2/3 dichiarano di apprezzare prodotti e aziende eco-friendly, al momento dell’acquisto non li scelgono. Quello che ne viene fuori è, dunque, una maggiore consapevolezza, non sempre assecondata, però, a causa dei costi elevati (almeno secondo il 51% degli intervistati).
Incoraggiante è il numero di chi predilige – sempre e comunque – i prodotti di stagione (23%) contro quello che li apprezza, ma alla fine dei conti non li acquista (il 62%). Il 34% invece mette nel carrello solo prodotti di provenienza nazionale, ancora meglio se della propria regione. In quanto al packaging, solo il 14% relega importanza fondamentale ad imballaggi ridotti, riciclabili o realizzati con materiali riciclati, anche se poco meno della metà gli attribuisce la precedenza.
Un cenno merita, infine, la spesa bio. Sono sempre più gli italiani che decidono di acquistare prodotti biologici, coltivati senza l’uso di pesticidi. Tale spesa è aumentata del 50%, specie per quanto riguarda frutta e verdura, seguita poi dal banco del fresco. La provincia di Pesaro e Urbino si aggiudica il primato in fatto di spesa bio: seguono Forlì-Cesena, Rimini e Como.