Giornata Mondiale dell’ictus cerebrale: come riconoscerlo
Il 29 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell'ictus cerebrale. Ecco i principali sintomi.
Oggi, come ogni anno, il 29 ottobre ricorre la Giornata Mondiale dell’ictus cerebrale 2019. Siamo giunti alla 15esima edizione di questa celebrazione che vuole sensibilizzare le persone parlando di una malattia grave e invalidante. Pensate che ogni anno nel mondo sono 15 milioni le persone colpite da ictus. Inoltre non tutte le persone colpite da ictus riescono a sopravvivere. L’ictus è un evento improvviso, traumatico, a cui non ci si può preparare. Inoltre ha forti conseguenze non solo per il paziente, ma anche per la sua famiglia: una volta tornato a casa, le famiglie devono affrontare impegni pratici, emotivi ed economici non indifferenti. Ma che cos’è l’ictus? E quali sono i sintomi che possono permetterci di riconoscerlo?
Che cos’è l’ictus?
Con il termine di ictus ischemico o ictus cerebrale si intende la comparsa improvvisa di deficit neurologici che derivano da ischemia cerebrale focale con infarto cerebrale permanente. Le cause più frequenti di ictus cerebrale sono:
- occlusione aterotrombotica delle grandi arterie
- embolia cerebrale, nota anche come infarto embolico
- occlusione non trombotica di piccole arterie cerebralei profonde, nota anche come infarto lacunare
- stenosi arteriosa prossimale con ipotensione e conseguente diminuzione del flusso ematico nelle zone del cervello dette aree di spartiacque (noto anche come ictus emodinamico)
Detto in maniera più semplice: si ha un ictus cerebrale quando un’arteria del cervello è bloccata o da un coagulo di sangue o da un accumulo di grasso provocato dall’aterosclerosi.
Ictus cerebrale: sintomi
I sintomi di ictus cerebrale solitamente sono improvvisi. Nella maggior parte dei casi l’insorgenza è improvvisa e provoca la morte del tessuto cerebrale. Successivamente l’ictus si stabilizza e causa lesioni non progressive (se rimane stabile per 2-3 giorni, l’ictus è definito completo). In una piccola percentuale di casi, invece, il danno prosegue e i sintomi peggiorano, solitamente per un paio di giorni e provocando la morte di aree ampie di tessuto cerebrale. In questo caso si parla di ictus evolutivo.
Gli ictus provocati da emboli solitamente si manifestano di giorno e come primo sintomo hanno un mal di testa. Gli ictus provocati da coaguli, invece, tendono a manifestarsi di notte e i sintomi si vedono al risveglio. Parlando più specificatamente di sintomi, sono variabili a seconda dell’area interessata e dalla sua estensione. Nel caso siano colpite le arterie che originano dalla carotide interna, i sintomi sono:
- cecità monolaterale
- non si riesce a vedere dallo stesso lato con tutti e due gli occhi
- debolezza o paralisi di un braccio, gamba o lato del corpo
Quando sono colpite le arterie che derivano dalle arterie vertebrali, i sintomi sono:
- capogiri
- vertigini
- vista sdoppiata
- cecità bilaterale
- debolezza su uno o entrami lati del corpo
Altri sintomi tipici dell’ictus sono:
- difficoltà di parola
- stato confusionale
- incoordinazione motoria
- deviazione della bocca o degli occhi
- incontinenza urinaria
- coma
- depressione
- incapacità di gestire le emozioni
- perdita di memoria
- convulsioni
- febbre
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