Gli additivi alimentari sono tossici?
Gli additivi alimentari sono sostanze prive di potere nutritivo aggiunte ai cibi industriali per migliorarne l'aspetto, il gusto o la consistenza. La domanda da porsi è: fino a che punto sono "innocui"?
Vi siete mai chiesti cosa mangiate “davvero” quando acquistate un prodotto alimentare al supermercato? Non esiste o quasi, cibo che troviamo in vendita che non sia, infatti, arricchito con qualche additivo alimentare, naturale o artificiale.
Stiamo parlando di sostanze che non hanno alcun potere nutrizionale, il cui scopo è pertanto solo quello di rendere più “commestibile” (è un paradosso, ma è anche la verità), il prodotto in questione o comunque di aumentarne la vendibilità.
Additivi alimentari sono, ad esempio, i coloranti che migliorano l’aspetto di un prodotto, i conservanti che ne prolungano la freschezza e impediscono che i cibi vengano attaccati da microrganismi patogeni, gli edulcoranti e gli esaltatori di sapidità che ne correggono il gusto e via discorrendo. In Italia fare la spesa in un comune supermercato e acquistare prodotti nazionali – dalla pasta ai sughi pronti, passando per il pesce surgelato e la frutta e la verdura fresche – in genere non ci deve metter ansia.
Infatti possiamo contare su leggi molto severe che dovrebbero proteggere la nostra salute impedendo che i cibi industriali e i prodotti non “biologici” (per i quali vale un discorso a parte), vengano adulterati o manipolati eccessivamente tanto da diventare tossici.
Ma il fatto che un alimento risulti “a norma”, non ci deve bastare. Se, infatti, è verissimo che minime concentrazioni di additivi alimentari sono per il nostro organismo innocue, dal momento che li troviamo in molti cibi, e considerando una media di tre pasti al giorno, potrebbe accadere che, a seconda di quello che mangiamo le quantità di additivi che assumiamo non siano più minime.
Alcune sostanza sono, e lo sappiamo, già in partenza pericolose. Ad esempio i nitriti e i nitrati aggiunti alla carne conservata e ai salumi sono in parte cancerogeni, per questo dovremmo sempre evitare scorpacciata di questi pur buonissimi alimenti.
Stesso discorso per molti coloranti, e poi ci sono sostanze che sarebbe meglio evitar del tutto perché seppur non tossiche, certo non ci fanno bene. Alla lunga una certa dose di intossicazione chimica potrebbe manifestarsi sotto forma di sintomi di diverso tipo tra cui mal di testa, disturbi cutanei e digestivi, gonfiore. Come regolarsi, allora?
Ebbene, non un po’ di accortezza nel fare la spesa. Una cosa da fare, è sempre quella di leggere bene l’etichetta dei prodotti confezionati. Meno ingredienti ci sono, e soprattutto meno nomi di sostanze “strane” (non identificabile con alcun alimento a noi noto), più quel prodotto è di buona qualità e poco manipolato.
Per quanto riguarda la frutta la verdura, poi, che non sono immuni dagli additivi, scegliete sempre quelli che vi sembrano meno belli e meno perfetti all’apparenza, meno lucenti e con i colori meno vivaci. L’aspetto “naturale” del prodotto, certifica da solo la sua “purezza”. Ricordatelo.
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Foto | via Pinterest