Gravidanza: l’epidurale non rallenta il parto
L’epidurale non rallenta la durata del parto. Ecco cosa emerge da un nuovo studio.
Gravidanza – Sottoporsi all’epidurale non rallenta il travaglio. A confermarlo è uno studio condotto dai membri del Beth Israel Deaconess Medical Center e pubblicato sulla rivista Obstetrics & Gynecology, i cui autori hanno dimostrato che questo tipo di anestesia non ha appunto alcun effetto sulla durata della seconda fase del parto, ovvero quella espulsiva (clicca qui per scoprire quali sono le diverse fasi del parto), sul tasso di parti naturali, sull’incidenza dell’episiotomia, sulla posizione del feto alla nascita o su qualsiasi altra misura di salute fetale presa in considerazione dai ricercatori.
Per giungere a tale conclusione gli esperti hanno confrontato gli effetti dell’anestesia epidurale con un placebo salino infuso tramite catetere in un campione di 400 donne.
Abbiamo scoperto che sostituire l’anestetico epidurale con un placebo salino non ha causato differenza nella durata della seconda fase del parto
spiegano gli autori dello studio, che aggiungono:
Neppure i livelli di dolore sono stati statisticamente diversi tra i gruppi, ma i livelli di dolore per le donne che hanno ricevuto il placebo salino sono aumentati nel tempo, come era previsto.
Raggiunta la seconda fase del parto, le partecipanti hanno ricevuto l’anestetico o il placebo salino. In questa fase, nessuna delle madri, ricercatori e ostetriche sapeva se le infusioni erogate dal catetere contenessero il farmaco oppure il placebo. Ebbene, dall’esame sarebbe emerso che il doppio delle donne che avevano ricevuto il placebo avrebbero riportato una minore soddisfazione per il sollievo dal dolore rispetto a quelle che avevano ricevuto l’anestesia, ma l’epidurale non avrebbe in ogni caso comportato una maggiore durata della seconda fase del parto.
Detto ciò, gli esperti ritengono necessario condurre altri studi per approfondire ulteriormente la questione.
via | ScienceDaily