Greenwashing, l’avviso da Expo 2015: attenzione ai falsi prodotti bio
Expo 2015 e il Greenwashing, la certificazione di Natrue.
Guarda la galleria: Expo 2015, il convegno sul Greenwashing
Expo 2015 ha affrontato un tema molto delicato, come quello del “Greenwashing”, ovvero dei falsi prodotti naturali e biologici, un fenomeno in rapida ascesa che presenta come bio prodotti che, in realtà, non potrebbero essere certificati come tali. A Milano è Natrue, Associazione Internazionale per la Cosmesi Naturale e Biologica, a lanciare l’allarme, insieme ad alcuni marchi green di cosmesi, come Haushka, Gala Cosmetici, N&B, Iavera, Primavera e Weleda.
In occasione del convegno “Bell’Essere naturale, biologico e certificato“, Francesca Morgante di Natrue spiega:
[quote layout=”big”]Packaging, colori, parole chiave fuorvianti come ‘bio’ e persino l’ordine con cui vengono nominati gli ingredienti, tutto ciò contribuisce a ingannare il consumatore, approfittando del fatto che la sua domanda di ‘naturalità’ è sempre più forte, anche nel settore della cosmesi.[/quote]
Per difendersi serve una certificazione, anche se nel settore non c’è ancora una norma condivisa per tutelarsi dal greenwashing: Natrue ha la sua certificazione, con un simbolo che rappresenta il viso di una donna che si unisce a una foglia. Anche perché leggere solo gli ingredienti non basta:
[quote layout=”big”]Uno stesso ingrediente può avere processi di produzione differenti. Ma parabeni, fenossietanolo e tutto ciò che deriva dal petrolio non può dirsi naturale o bio.[/quote]
Via | Ansa
Foto | pagina Facebook di Natrue