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Guardare troppa Tv fa male anche al cervello

Guardare troppa Tv fa male al cervello e può persino ridurre la materia grigia: scopri quali sono gli effetti della troppa televisione

Guardare troppa Tv fa male anche al cervello

Guardare troppa Tv fa male al cervello, e gli effetti dannosi possono manifestarsi anche e soprattutto durante la terza età. La conferma arriva da tre nuovi studi presentati durante l’Epidemiology, Prevention – Lifestyle & Cardiometabolic Health Conference 2021 della American Heart Association, dove gli autori hanno spiegato che guardare troppa televisione a 40, 50 e 60 anni può compromettere la qualità della nostra vita e soprattutto la nostra salute cerebrale.

In particolar modo, gli studi rivelano che guardare la tv per troppe ore al giorno in questa fascia di età è associato a maggiori problemi cognitivi e a volumi inferiori di materia grigia nel cervello all’età di 70 e 80 anni.

La materia grigia – sottolineano gli autori – è fondamentale per numerose funzioni cerebrali, come il controllo muscolare, l’udito e il processo decisionale. I tre studi sono stati condotti mediante sondaggi, risonanze magnetiche cerebrali ed esami cognitivi che includevano test di memoria, di linguaggio e di velocità di elaborazione.

Perché guardare troppa Tv fa male al cervello?

Ma a cosa potrebbe essere dovuto l’effetto dannoso della Tv per la salute del cervello? A giocare un ruolo molto importante potrebbe essere senz’altro la sedentarietà che caratterizza le giornate di coloro che trascorrono molto tempo di fronte allo schermo.

Inoltre, i programmi televisivi rappresentano un “passatempo” passivo per il nostro cervello, poiché non comportano una particolare stimolazione cognitiva. Tutto ciò, potrebbe aprire la strada a successivi problemi cognitivi in terza età.

Gli esperti spiegano tuttavia che saranno necessari ulteriori studi per confermare i risultati ottenuti. In particolar modo, sarà importante condurre ricerche che tengano conto di misure oggettive del comportamento sedentario dei partecipanti (ad esempio attraverso dei tracker di attività).

I nuovi studi dovranno inoltre esaminare le differenze nel comportamento sedentario passivo e attivo (come leggere un libro, partecipare a dei giochi da tavolo o lavorare al computer), per comprendere i diversi effetti in termini di declino cognitivo e salute del cervello.

via | Livescience
Foto di Jan Vašek da Pixabay

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