I bambini non vogliono proteggersi al sole per imitare le star
Un altro problema per cui dare la colpa alle celebrità? A loro si sono ascritti in parte o in toto la diffusione di disturbi dell’alimentazione, la dipendenza da alcol e droghe, l’apparenza sopra la sostanza e via dicendo. Siano davvero colpevoli o solo amplificatori viventi di disagi già diffusi, è da vedere caso per caso. […]
Un altro problema per cui dare la colpa alle celebrità? A loro si sono ascritti in parte o in toto la diffusione di disturbi dell’alimentazione, la dipendenza da alcol e droghe, l’apparenza sopra la sostanza e via dicendo. Siano davvero colpevoli o solo amplificatori viventi di disagi già diffusi, è da vedere caso per caso. Ma i giornali di questi giorni accusano le star di un altro crimine: per colpa delle loro tintarelle i bambini – e i ragazzini in generale – rifiutano di utilizzare protezioni solari perché vogliono abbronzarsi come i loro beniamini.
I ragazzi tra i nove e i quindici anni intervistati dichiarano in larga parte di essere più interessati all’abbronzatura perfetta che alla protezione solare, per cui ci sarà tempo più avanti. Eppure altrettanto alte sono le percentuali di chi, in quella fascia d’età, ha riportati danni più o meno gravi provocati dal sole. Se ci aggiungiamo il fatto che la pelle ha memoria lunga e ricorda ogni trauma…
Il dato allarmante è ancora più grave se consideriamo che i ragazzini più grandi ammettono di mentire ai propri genitori riguardo all’uso di protezioni solari al mare, quando sono da soli. Altrettanto grave è pensare che manchi un’educazione seria alla protezione da parte dei genitori, specialmente tra i bambini più piccoli, protetti fin tanto che i genitori se ne preoccupano e lasciati al loro destino appena fuori dall’influenza diretta di mamma e papà.
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