I batteri della bocca sono correlati all’aterosclerosi
Fin da piccola mi è stato insegnato di avere molta cura dei denti, in particolare di fare una visita di controllo ogni 6 mesi/1 anno, per vedere la situazione generale della bocca anche in assenza di problemi. Ci sono molti motivi per avere cura dei propri denti: avere un bel sorriso, mantenere i denti bianchi […]
Fin da piccola mi è stato insegnato di avere molta cura dei denti, in particolare di fare una visita di controllo ogni 6 mesi/1 anno, per vedere la situazione generale della bocca anche in assenza di problemi.
Ci sono molti motivi per avere cura dei propri denti: avere un bel sorriso, mantenere i denti bianchi e privi di carie (nel limite del possibile), ma anche perchè la bocca è un canale di passaggio per tutto il resto del corpo.
In particolare, le ricerche hanno dimostrato che la cattiva salute dentale e la parodontite sono collegate all’aterosclerosi, condizione per cui si raccoglie materiale grasso sulle pareti delle arterie. Questo porta alla restrizione delle arterie cosa che può portare a problemi cardiovascolari, quali infarto, angina (dolore al petto), e ictus.
Foto | Flickr
Via | TeethRemoval
Alcuni ricercatori svedesi, con uno studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, hanno recentemente testato l’ipotesi che i batteri dalla bocca e dell’intestino possono finire nella placca aterosclerotica e contribuire allo sviluppo di malattie cardiovascolari. Gli studiosi hanno messo in rapporto il numero di batteri trovati nella placca con il numero di globuli bianchi presenti nel sangue: ciò significava che era in corso un’infiammazione.
“Trovare gli stessi batteri della placca aterosclerotica, come nella bocca e nell’intestino del medesimo individuo apre la strada per la diagnosi e nuove strategie di trattamento per lavorare sui batteri del corpo”, dice Fredrik Bäckhed, responsabile dello studio. “Tuttavia, i risultati devono essere supportati da studi più ampi, e da un rapporto di causa diretta instaurato tra i batteri identificati e l’aterosclerosi.”
In effetti l’infiammazione incrementa il rischio della rottura di placca nelle arterie, ma le origini dell’infiammazione non sono ancora chiare.