I composti dell’oro come farmaci: a cosa servono?
L'oro è un oligoelemento che come altri metalli può esser assunto come integratore nelle terapie farmacologiche. Vediamo quanto è utile e perché
I composti dell’oro in medicina vengono utilizzati per curare diversi tipi di malattie, naturalmente come farmaci e non come… monili. Patologie infiammatorie croniche come l’artrite reumatoide e persino certe forme tumorali possono essere trattate usando proprio composti chimici in cui siano presenti nanoparticelle o ioni d’oro, in dosi limitatissime perché come ogni minerale anche quello più prezioso se assunto in quantità eccessive diventa altamente tossico.
L’oro è curativo anche assunto nelle terapie preventive contro disturbi allergici, ad esempio la congiuntivite, e in generale per aumentare le difese immunitarie e la vitalità dell’organismo sotto forma di oligoelemento.
Gli oligoelementi in natura sono composti chimici – metalli e minerali – che si trovano in piccole quantità nei cibi (assorbiti attraverso il terreno, le luce, il sole eccetera), e che assunti nell’organismo sono in grado di stimolare molte importanti funzioni biologiche fungendo da catalizzatori. Ad esempio il rame, il magnesio, lo zinco, l’argento e, appunto, l’oro.
Per una bella cura ricostituente si possono quindi assumere la fialette a base di oro – anche in abbinamento con rame e argento – a digiuno ogni mattina, per rinforzare il sistema immunitario soprattutto nei cambi di stagione, per migliorare le prestazioni intellettive e stimolare il metabolismo.
Tuttavia, in medicina i composti dell’oro sono stati usati soprattutto per le proprietà antinfiammatorie e immunosopressive utili per contrastare la crescita di alcuni tumori maligni. In particolare sono stati testati i composti dell’oro trivalente per la cura di alcune forme tumorali solide (ad esempio alcuni tipi di carcinoma della mammella e di tumori della prostata) e nei melanomi.
In passato i composti dell’oro ad uso farmacologico sono stati usati anche per la terapia dell’artrite reumatoide. Attualmente, però, si preferisce curare questa malattia infiammatoria autoimmune con altri farmaci di fondo o Dmards (ad esempio il methotrexate) perché meno tossici.
Le terapie con farmaci a base di composti dell’oro va attentamente stabilita e monitorata dal medico, mentre una semplice cura ricostituente a base di oligoelementi tra cui l’oro, può essere seguita da tutti, bambini inclusi, ma è meglio informare il proprio medico.
- Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su App Store e su Google Play ed è gratuita.
Foto| via Pinterest