I disturbi del sonno nel bambino: cause e rimedi
Non solo insonnia, sono tanti i disturbi del sonno che possono insorgere in età infantile. Vediamo i principali e come affrontarli
I disturbi del sonno nei bambini e nei neonati sono più comuni di quanto si pensi, e soprattutto si tratta di un fenomeno in crescita, prevalentemete per ragioni legate allo stile di vita. Ricordate quando un tempo la regola imponeva: bambini a letto dopo Carosello (circa le 21 di sera o giù di lì)? Ebbene, non era affatto una cattiva abitudine.
I bambini, per il loro benessere psico-fisico, per crescere in salute, hanno bisogno di dormire almeno 8-9 nove ore per notte, fino a tutta la fase della pubertà.
Questo perché il loro cervello durante le fasi alternate del sonno REM e non REM si rigenera, e soprattutto acquisisce e cataloga le informazioni apprese durante il giorno. Un bambino che dorma poco sarà distratto a scuola, irritabile avrà degli scompensi metabolici e ormonali, e, come diversi studi hanno ormai evidenziato, tenderà ad accumulare più peso dei coetanei che dormano a sufficienza.
Se nei neonati le cause di un sonno alterato, disturbato da continui risvegli è, spesso solo originato da una certa immaturità neurologica e quindi a ritmi circadiani (che regolano l’alternanza sonno-veglia) non perfetti, nei bambini più grandi all’origine del problema c’è, nella maggior parte dei casi, una cattiva igiene del sonno.
Il che significa andare a dormire troppo tardi la sera, magari a ridosso della cena (sovente troppo pesante, che disturba l’addormentamento), il consumo di bevande eccitanti e cole ad ore inopportune, visione di film o videogiochi fino a tarda ora che stimolino il sistema nervoso. I bambini che dormono poco possono anche avere problemi di natura neurologica o psicologica. Ma vediamo quali sono i principali disturbi del sonno in età pediatrica, che necessitano di trattamenti diversi a seconda delle cause.
- Insonnia: durata del sonno ridotta rispetto alle esigenze del bambino. Risvegli notturni, sonno disturbato e difficoltà nell’addormentamento sono le manifestazioni più comuni.Tra le cause c’è quasi sempre una cattiva igiene del sonno e, spesso, sonnellini pomeridiani troppo lunghi
- Sonnambulismo: si manifesta tra i 5 e i 12 anni e ne soffre circa il 15% dei bambini. In modo del tutto automatico, e senza svegliarsi, il piccolo sonnambulo si alza e compie qualche gesto di routine che dura pochi minuti, come mimare l’atto di vestirsi o andare verso la cucina. Il fenomeno può presentarsi ogni notte o sporadicamente, e al mattino il bambino non ricorda nulla. Il bambino sonnambulo non va svegliato ma dolcemente preso per mano e riportato a letto, dove continuerà a dormire. Gli episodi regrediscono e scompaiono con la crescita
- Ipersonnia: il bambino dorme troppo, e in questi casi ci possono essere delle patologie neurologiche all’origine, come la narcolessia o la sindrome di Kleine Levin (ipersonnia-bulimia). Il bambino narcolettico tende ad addormentarsi di giorno quando è in fase di relax o svolge compiti automatici, e in genere schiaccia diversi sonnellini di circa 15 minuti al giorno, pur dormendo regolamentante di notte. Nella sindrome di Kleine Levin, invece, il bambino può dormire per giorni interi, e in questo caso manifesta anche delle turbe del comportamento
- Pavor nocturnus: insorge tra i 4 e i 12 anni. Il piccolo si sveglia nella prima parte della notte, si siede nel letto e piange disperato, o strilla di paura richiamando l’attenzione dei genitori. Il suo sguardo è fisso e il suo terrore non si attenua con le coccole. Gli episodi di pavor nocturnus durano circa 20 minuti, poi il bambino si riaddormenta e al mattino non ricorda nulla. Il disturbo sparisce con l’età
- Incubi notturni: il bambino (da 1 a 12 anni) viene svegliato da un incubo che lo spaventa, e che è in grado di raccontare. E’ sensibile alle coccole dei genitori, e una volta rassicurato si riaddormenta. Al mattino ricorda bene l’accaduto. Questo fenomeno regredisce con l’età
I disturbi patologici del sonno vanno diagnosticati nei Centri per le Malattie del Sonno e ivi curati, mentre quelli di natura psicogena o legati a cattive abitudini si superano con un cambio nei ritmi e nello stile di vita del bambino, e, spesso, semplicemente con la crescita. E’ però importante, quando ci si accorga che il proprio bimbo appare sempre assonnato durante il giorno, dorma troppo o si svegli di frequente durante la notte, parlarne subito con il pediatra.
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