I maltrattamenti nell’infanzia aumentano il rischio di comportamenti antisociali da adulti
I maltrattamenti durante l’infanzia aumentano il rischio di sviluppare dei comportamenti antisociali in età adulta. Ecco cosa emerge da un nuovo studio.
I maltrattamenti durante l’infanzia aumentano il rischio di comportamenti antisociali da adulti. Picchiare o maltrattare un bambino non può certamente produrre effetti positivi, ed a confermarlo ci pensa un nuovo studio, dal quale emerge che le punizioni fisiche ed emotive possono causare effetti dannosi anche in età adulta.
Lo studio, pubblicato sulla rivista JAMA Network Open, sottolinea infatti che le punizioni fisiche severe (come ad esempio spingere, afferrare, strattonare, schiaffeggiare e colpire un bambino), maltrattamenti (abuso fisico, abuso sessuale, abuso emotivo, abbandono emotivo, negligenza fisica ed esposizione alla violenza del partner intimo) e una combinazione dei due comportamenti durante l’infanzia, sarebbero associati allo sviluppo di comportamenti antisociali nell’età adulta, sia per quanto riguarda gli uomini che per quanto riguarda le donne.
Lo studio osservazionale è stato condotto utilizzando i dati di circa 36.000 adulti, ed alla luce di quanto emerso, i suoi autori ritengono che gli sforzi per prevenire ed eliminare il rischio che i bambini possano subire delle severe punizioni (sia di tipo fisico che di tipo emotivo) o maltrattamenti durante l’infanzia, dovrebbero rappresentare una priorità anche per quanto riguarda la salute pubblica.
Solo in questo modo sarà possibile ridurre il rischio che, da adulti, questi bambini possano assumere dei comportamenti antisociali.
via | Eurekalert
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