I sintomi della congestione polmonare, le cause e la cura da fare
La congestione polmonare è un problema che colpisce i vasi polmonari, vittime di un aumento di sangue causato da un’ostruzione o da una malattia del sangue. Purtroppo, non sempre c'è la presenza di sintomi ed è altamente pericoloso.
La congestione polmonare è una situazione anomala che provoca l’aumento del sangue contenuto nei vasi polmonari a causa di un’ostruzione. Si può distinguere in attiva o passiva, se si tratta di sangue arterioso o venoso. La causa principale, come abbiamo accennato, è di tipo ostruttivo nella congestione passiva ed è collegata a malattie quali tumori e metastasi, in quella attiva invece è spesso correlata a malattie come l’anemia, tireotossicosi o a uno shunt.
I sintomi più diffusi sono la dispnea, sudorazione eccessiva, tosse con sangue e ortopnea. Purtroppo, esistono delle forme pericolosissime di congestione polmonare asintomatiche, che possono essere letali nei pazienti in dialisi. Tra gli strumenti diagnostici da utilizzare, c’è l’ecografia polmonare che riesce a verificare accumulo di sangue o di liquido ed è fondamentale soprattutto se la congestione è lieve o asintomatica.
È l’unico esame, infatti, che riesce a predire il rischio del paziente di morire prematuramente o di sviluppare eventi cardiaci correlati a eventuali insufficienze. L’edema polmonare, questa è un’altra definizione della medesima patologia, può infatti essere collegato anche a un attacco di cuore, alla perdita o alla riduzione delle valvole cardiache.
Tra gli altri test da fare, ci sono ovviamente le radiografie al torace, l’elettrocardiogramma e l’ecografia al cuore per monitorare il muscolo cardiaco e la misurazione dei livelli di ossigeno nel sangue. La congestione polmonare richiede l’ospedalizzazione.
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