I sogni aiutano a superare i tumulti interiori
Dormire funziona come una terapia. Serve ad ammorbidire la forza emotiva delle esperienze.
Un ex-militare che si sveglia di soprassalto nel sonno travolto dai ricordi duri della guerra. E’ una tipica scena da film, ma cosa significa?
Praticamente nel sonno riemergono i ricordi del nostro vissuto ma durante la fase REM il cervello è in grado di elaborare i ricordi più dolorosi e difficili annientando i fattori chimici generati dallo stress. In questa fase, Rapid Eye Movement – i ricordi vengono riattivati ed elaborati (collegati, visti da altre prospettive, integrati) ma ad un livello in cui le sostanze neurochimiche dello stress non esistono: i test sull’attività elettrica del cervello hanno infatti mostrato che i livelli di sostanze neurochimiche prodotte dallo stress si riducono durante il sonno.
Nei soggetti analizzati dagli studiosi di Berkeley, la risonanza magnetica ha mostrato che il sonno causa una drastica riduzione della reattività dell’amigdala, una parte del cervello che processa le emozioni. Questo permette alla corteccia prefrontale, la parte razionale del cervello, di riprendere il controllo delle emozioni.
Dormire funziona come una terapia, che smussa gli spigoli delle emozioni negative vissute durante il giorno – spiega il co-autore dello studio-. Sognare serve ad ammorbidire la forza emotiva delle esperienze.
Questo spigherebbe perché le persone con disturbo post-traumatico da stress (PTSD), come i veterani di guerra, soffrono di incubi ricorrenti.
Via | UC Berkeley