I soldi fanno la felicità?
Non si tratta di un luogo comune dalla facile risposta, ma di una questione su cui alcuni economisti hanno elaborato delle precise teorie. Come ad esempio il “paradosso di Easterlin”, un economista che notò come i Giapponesi, non mostrassero un indice di felicità e soddisfazione superiore a quello dichiarato prima della seconda guerra mondiale, nonostante […]
Non si tratta di un luogo comune dalla facile risposta, ma di una questione su cui alcuni economisti hanno elaborato delle precise teorie. Come ad esempio il “paradosso di Easterlin”, un economista che notò come i Giapponesi, non mostrassero un indice di felicità e soddisfazione superiore a quello dichiarato prima della seconda guerra mondiale, nonostante la nota crescita economica attraversata.
Ma oggi tuttavia si tratta di una teoria ancora in discussione e gli economisti stanno elaborando una sorta di cifra ideale di reddito raggiungendo la quale gli individui si dichiarano “soddisfatti della loro vita”. Superata tale cifra, secondo i loro grafici, la soddisfazione non aumenta.
In cifre: negli Usa la quasi totalità di intervistati con redditi annui intorno ai 250mila dollari si dichiarava “molto soddisfatto” della propria vita, mentre solo il 42% di coloro che guadagnavano 30mila dollari annui lo era.
Una relazione, insomma, sembra esserci, sotto diversi aspetti. Tuttavia, specificano gli economisti, “la crescita economica non garantisce in automatico il benessere delle persone”, perchè anche società ricche possono avere problemi di assistenza sanitaria. E la maggior parte delle cose che rende le persone felici “ad esempio il tempo speso con gli amici”, ha poco a che fare con i soldi. Tuttavia, secondo questo grafico del New York Times che indica il diverso livello di felicità dei vari paesi, i più “felici”, guarda caso, sono anche i più ricchi.
Via | Archinect.com
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