I timidi focalizzano meglio l’attenzione
La timidezza può essere un pregio, soprattutto se permette al cervello di funzionare meglio, di mantenere l’attenzione più a lungo e di attivare le aree celebrali deputate a recepire gli stimoli.Secondo uno studio del dipartimento di psicologia dell’università Stony Brook di New York, pubblicato sulla rivista Social Cognitive and Affective Neuroscience, il cervello dei timidi […]
La timidezza può essere un pregio, soprattutto se permette al cervello di funzionare meglio, di mantenere l’attenzione più a lungo e di attivare le aree celebrali deputate a recepire gli stimoli.
Secondo uno studio del dipartimento di psicologia dell’università Stony Brook di New York, pubblicato sulla rivista Social Cognitive and Affective Neuroscience, il cervello dei timidi riesce ad eleborare più a lungo le informazioni, mantenendo attivo il cervello.
Alcuni volontari sono stati divisi in base al carattere, e sottoposti alle stesse prove cognitive divisi secondo il criterio della timidezza, mentre l’attività del loro cervello veniva monitorata attraverso la risonanza magnetica. I soggetti timidi sono risultati essere più abili nel focalizzare l’attenzione e sono riusciti a mantenere attivi i centri dell’attenzione per più tempo.
Secondo i ricercatori ciò si deve ad una specie di allenamento del cervello dei timidi, che sono per natura più riflessivi e meno impulsivi, pensano a lungo e rielaborano internamente gli input che ricevono dall’esterno.
via | empower
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