Ictus, se il lavoro è stressante si rischia di più
Se il lavoro è particolarmente stressante, il rischio di ictus aumenta. Ecco cosa emerge da un nuovo studio.
Il rischio di ictus aumenta per le persone che svolgono dei lavori particolarmente stressanti. A suggerirlo è un nuovo studio della Southern Medical University, secondo cui chi fa il cameriere o l’assistente sanitario, corre più rischi rispetto a bidelli o insegnanti. Già in passato, diverse ricerche avevano collegato alcuni tipi di lavoro ad un più alto rischio di malattie cardiovascolari. Il nuovo studio, ha adesso analizzato la questione, classificando le tipologie di lavoro in base al controllo esercitato dal lavoratore e allo stress che deve fronteggiare.
I ricercatori hanno dunque analizzato un campione di 138,782 lavoratori, seguendoli per un periodo da 3 a 17 anni. Analizzando i dati, sarebbe emerso che le persone con posti di lavoro ad alto livello di stress avrebbero corso un rischio maggiore del 22% di ictus, e del 58% maggiore di ictus ischemico, rispetto a chi svolgeva un lavoro a basso livello di stress.
Probabilmente tale aumento del rischio di ictus sarebbe dovuto alla tendenza a vivere una vita meno sana, mangiare male, non fare attività fisica, fumare e così via. Tuttavia, anche le persone con un lavoro ad alti livelli di stress, e che conducevano uno stile di vita sano, correvano comunque un rischio maggiore del 25% di ictus rispetto a coloro che svolgevano un lavoro meno stressante.
via | MedicalNewsToday