Il cervello pigro quando ci svegliamo
Capita anche a voi di svegliarvi la mattina e vedere il mondo attraverso una nuvola di semi-incoscienza? Magari avete bisogno di carburare prima di avviare la giornata senza che vi si parli. Eppure dovremmo essere più reattivi, freschi e lucidi di mattina, dopo il riposo notturno. Una contraddizione che gli scienziati non si spiegavano ma […]
Capita anche a voi di svegliarvi la mattina e vedere il mondo attraverso una nuvola di semi-incoscienza? Magari avete bisogno di carburare prima di avviare la giornata senza che vi si parli. Eppure dovremmo essere più reattivi, freschi e lucidi di mattina, dopo il riposo notturno. Una contraddizione che gli scienziati non si spiegavano ma che un recente studio italiano pubblicato su Neuroscience ha appena svelato.
Nei primi cinque minuti dal risveglio la corteccia cerebrale è come spenta, con una scarsa attività elettrica. Come se fossimo in uno stato di veglia vigile anziché proprio svegli. Hanno definito questo stato inerzia del sonno: le nostre capacità sensoriali sono ridotte, siamo lenti, poco reattivi, non riusciamo ad agire come se fossimo davvero svegli.
Vi riconoscete? È colpa delle aree cerebrali posteriori che mentre il cervello si sveglia continuano a funzionare come se stessimo ancora dormendo. È un fatto che le diverse aree del cervello, d’altronde, funzionano con tempi diversi e dunque si addormentano e si svegliano con ritmi diversi passando dagli stati di veglia a quelli di sonno e viceversa.
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