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Il colesterolo cattivo danneggia anche le performance cognitive

Il colesterolo cattivo potrebbe danneggiare anche la memoria delle persone anziane. Ecco cosa emerge da un nuovo studio.

Il colesterolo cattivo danneggia anche le performance cognitive

Il colesterolo cattivo, e per l’esattezza le sue variazioni nei livelli plasmatici, potrebbe influenzare la memoria dei soggetti anziani e causare un maggior rischio di declino cosgnitivo. Questo è quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Circulation e condotto dai membri del Leiden University Medical Center, i quali hanno esaminato gli effetti della fluttuazione del colesterolo sulle prestazioni cognitive. I livelli di colesterolo non sono statici negli individui, ma possono variare.

Per analizzare la questione, gli esperti hanno esaminato un campione di 4.428 partecipanti di età compresa tra i 70 e gli 82 anni, tutti ad alto rischio o con diagnosi di malattie vascolari. I ricercatori hanno esaminato la variabilità del colesterolo LDL di ogni individuo prima di metterli alla prova attraverso una serie di test cognitivi.

Esaminando i dati raccolti, gli esperti hanno constatato che i partecipanti con la più alta variabilità della concentrazione di colesterolo cattivo nel sangue avrebbero necessitato di 2,7 secondi in più per finire i test, rispetto alle persone con le fluttuazioni più basse. Inoltre, maggiori fluttuazioni sarebbero state associate anche a un ridotto flusso di sangue al cervello, fattore pericoloso per le funzioni cognitive.

via | MedicalNewsToday, Ansa,

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