Il Coronavirus si riproduce in modo diverso nelle alte e basse vie respiratorie
Uno studio italiano ha evidenziato che il Coronavirus si riproduce in modo diverso nelle alte e basse vie respiratorie
Sono passati vari mesi da quando le parole Coronavirus, Covid-19, mascherine, tampone e test sierologici ci sono diventate familiari. Noi ci stiamo abituando a una vita normale, ma con tanta prudenza e qualche rinuncia. Nel frattempo la scienza va avanti e cerca di conoscere il più possibile il virus Sars-CoV-2, in modo da avere sempre più strumenti per arginarlo e combatterlo. Una ricerca italiana ha evidenziato che il Covid-19 si riproduce in modo diverso nelle alte e nelle basse vie respiratorie.
Questo studio è stato effettuato dal team di Maria Rosaria Capobianchi, a capo del Laboratorio di Virologia dell’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, in collaborazione con il Laboratorio di Virologia dell’Irccs Policlinico San Matteo di Pavia, diretto da Fausto Baldanti, e con l’università degli Studi di Pavia. Il lavoro è stato poi pubblicato sulla rivista scientifica Microorganisms.
Questa ricerca è stata eseguita su 6 pazienti ricoverati in terapia intensiva. A ognuno di loro sono stati prelevati 13 campioni delle basse e delle alte vie respiratorie che sono stati poi analizzati. I medici hanno effettuato il sequenziamento genomico dei virus presenti nei campioni per trovare delle quasispecie, che sarebbero delle varianti minoritarie (inferiori al 50%) del virus all’interno dello stesso campione.
Analizzando i campioni si è visto che i virus erano diversi tra le vie respiratorie alte e basse, e quindi si potrebbe agire in modo diverso con farmaci adatti.
I medici hanno dichiarato: [quote layout=”big”]”Il Coronavirus mostra eterogeneità genetica nelle secrezioni respiratorie del tratto respiratorio superiore rispetto a quello inferiore, nonché nei modelli di replicazione delle quasispecie, com’era stato già riscontrato in precedenza per i virus Sard-CoV e Mers-CoV. L’ambiente nel quale il virus si replica potrebbe quindi influenzare lo sviluppo di eventuali mutazioni. Si tratta di un primo risultato di estremo interesse scientifico anche se, a causa del limitato numero di pazienti inclusi nell’analisi, saranno necessari ulteriori approfondimenti”.[/quote]
via | repubblica
Foto di Tumisu da Pixabay