Benessereblog Salute Malattie Il diabete di tipo 1: cause, rischi e terapie

Il diabete di tipo 1: cause, rischi e terapie

Il diabete di tipo 1 è una malattia metabolica autoimmune che insorge nell'infanzia o in giovane età. Vediamo le cause, i sintomi e le terapie

Il diabete di tipo 1: cause, rischi e terapie

Il diabete è una delle malattie metaboliche più diffuse, ma il tipo 1, anche detto giovanile, è la forma meno comune, che colpisce circa il 10% del totale. Si tratta di una malattia di natura autoimmune, proprio come l’artrite reumatoide o la celiachia, in cui il sistema immunitario si “accanisce”, per ragioni sconosciute, contro le cellule sane del corpo, e il questo caso contro le cellule beta del pancreas che sono responsabili della produzione di insulina.

Quest’ultimo è l’ormone deputato al metabolismo degli zuccheri nel sangue, che pertanto di accumulano raggiungendo concentrazioni dannose per l’organismo. Il diabete di tipo 1 insorge in età infantile, adolescenziale o giovanile, anche se sono attestati casi (meno frequenti), in cui questa malattia autoimmune si manifesti in età adulta.

L’età di insorgenza del diabete dipende dalla rapidità della distruzione elle cellule beta, quando più la anomala reazione immunitaria sarà veloce e aggressiva, tanto più precocemente si presentiranno i sintomi della malattia. Questi ultimi sono facili da riconoscere rispetto ai sintomi, più lenti e sfumati, del diabete di tipo 2. In linea di massima un bambino o un ragazzo colpito da diabete di tipo 1 manifesteranno via via:

  • Febbre (è la prima fase della malattia che ha esordio acuto e improvviso)
  • Sete intensa
  • Aumento della fame
  • Continua produzione di urina
  • Stanchezza
  • Dimagrimento
  • Pelle secca
  • Infezioni ricorrenti

Spesso a seguito della sintomatologia succitata è necessario un ricovero ospedaliero per disintossicare l’organismo dai corpi chetonici (molecole derivanti dal metabolismo dei grassi che si accumulano nel sangue dei diabetici diventando tossiche), reidratarlo e soprattutto somministrare l’insulina carente.

Una volta giunti alla facile diagnosi di diabete, è importante iniziare subito ad entrare nell’ordine di idee di modificare il proprio stile di vita e abituarsi al continuo monitoraggio dei livelli glicemici e alle iniezioni giornaliere di insulina. Nel caso di bambini, naturalmente, saranno i genitori ad occuparsi delle loro cure.

Se, infatti, dai sei-sette anni il bambino, affiancato da una equipe di pediatri e diabetologi specializzati, viene guidato alla responsabilizzazione della propria salute e gli viene insegnato come gestire il controllo della glicemia e la somministrazione di insulina, prima di questa fase è tutto a carico di mamme e papà, che dovranno essere formati al pari dei loro figli.

Il diabete di tipo 1, infatti, è una malattia cronica da cui non si guarisce ma con la quale bisogna imparare a convivere per la vita. Le misurazioni della glicemia, ad esempio, da effettuarsi con l’apposito strumento, dovranno essere frequenti, anche sei al giorno, ovvero prima e dopo ogni pasto, prima delle iniezioni di insulina e prima di andare a letto la notte.

In base ai livelli glicemici si stabiliranno le dosi di insulina da iniettare attraverso le comode pennine o i microinfusori. L’insulina per i diabetici è un prodotto di sintesi che va assimilato per via sottocutanea e rappresenta la cura, l’unica, disponibile.

Naturalmente anche l’alimentazione dovrà essere modulata in base alle esigenze del diabetico, ma non è mai punitiva, i bambini diabetici possono mangiare dolci ogni tanto e consumare giornalmente carboidrati (pane, pasta, riso, frutta), l’importante è che siano distribuiti con saggezza nell’arco della giornata senza esagerare con le porzioni.

Un grande aiuto al metabolismo è poi costituito dallo sport, che per i bambini e gli adolescenti è davvero un grande alleato della salute. Il rischio principiale che i malati di diabete di tipo 1 di corrono di frequente è costituito dalle crisi ipoglicemiche che si possono verificare quando si abbassi troppo il livello di zuccheri del sangue a seguito di una dose eccessiva di insulina.

I sintomi sono: tachicardia, pallore, sudorazione improvvisa e brividi freddi, calo della vista e debolezza. La soluzione in questi casi è l’assunzione immediata di 10-15 grammi di zuccheri a rapido assorbimento (ad esempio un succo di frutta) per ristabilirsi e superare la crisi.

Inoltre, i diabetici dovranno sottoporsi a regolari controlli della loro salute generale, in particolare della funzionalità cardiaca, renale ed epatica, della vista e della pelle, perché purtroppo questa malattia autoimmune può dare delle complicanze anche serie con l’andare del tempo a carico di principali organi del corpo.

    1. Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su

App Store

    1. e su

Google Play

    ed è gratuita.

Foto| via Pinterest

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Lebbra: cause, sintomi, cure
Malattie

La lebbra è una malattia di origine batterica che può avere un profondo impatto sulla vita dei pazienti. Questa condizione è tutt’altro che debellata, e si stima che ogni anno 200.000 persone si ammalino di lebbra nel mondo.