Il ginocchio valgo si può curare? I migliori esercizi correttivi
Ginocchio valgo, gli esercizi correttivi e alcune indicazioni utili.
Il ginocchio valgo è una condizione nota anche con il nome di “ginocchia a X“. Tale condizione può manifestarsi durante la fase evolutiva del bambino oppure può essere una conseguenza di un trauma o di alcune patologie, come ad esempio l’artrosi o alcuni disturbi neurologici. I sintomi, e le conseguenti modalità di intervento per il trattamento del ginocchio valgo, variano in base alla specifica situazione del paziente.
Nei casi più lievi, possono anche non insorgere dei sintomi relativi a questa condizione, ma qualora il valgismo dovesse essere eccessivo, si rischierebbe di sovraccaricare troppo il compartimento laterale del ginocchio durante la deambulazione, con conseguenze a lungo termine come forte dolore, disturbi alle ossa e alle articolazioni.
Il trattamento del ginocchio valgo cambierà, come dicevamo, in base alla specifica situazione del paziente. Un ginocchio lievemente valgo richiederà ad esempio l’esecuzione di alcuni esercizi, da svolgere insieme ad una persona esperta, oppure anche a casa. Nei casi più gravi, può essere invece richiesto un intervento chirurgico, mirato a ripristinare l’angolazione della rotula.
Detto questo, ecco alcuni esercizi per il ginocchio valgo che potreste eseguire a casa.
Esercizio 1: mettetevi in posizione eretta e poggiate la schiena a una parete, divaricando le gambe alla stessa larghezza delle spalle. Quindi, prendete una palla di spugna (o un cuscino) e mettetela fra le ginocchia, stringetela e mantenete la posizione per 60 secondi.
Esercizio 2: sedetevi sul pavimento e, con le caviglie unite, stendete le gambe verso avanti. Allo stesso tempo cercate di tenere stretto fra le ginocchia un cuscino, esercitando una leggera pressione. Rimanete in posizione e poi rilasciate.
Esercizio 3: infine, per eseguire il terzo esercizio dovrete sedervi a gambe incrociate e spingere leggermente le ginocchia verso il basso, aiutandovi con le mani. Rimanete in posizione per 30 secondi e poi rilasciate.
Foto | da Pinterest di Jeannie Matteson
via | Salutejournal