
La Fondazione Barilla ha recentemente lanciato “Il Libro del Risparmio”, un’opera destinata a promuovere scelte alimentari responsabili e pratiche sostenibili per un cambiamento significativo nella società. Le prime 100.000 copie cartacee, disponibili gratuitamente per chi ne ha fatto richiesta, sono andate a ruba in pochi giorni. Tuttavia, la versione digitale rimane accessibile a tutti sul sito ufficiale della Fondazione.
Dettagli sul libro del risparmio
“Il Libro del Risparmio” è una guida pratica che offre 120 azioni utili per combattere lo spreco alimentare, sia a casa che fuori. L’intento è quello di sensibilizzare i lettori sull’importanza della tutela ambientale e di incoraggiare una cultura del recupero e del riutilizzo. Adottare queste pratiche può portare a un risparmio di circa 500 euro all’anno per ogni famiglia, permettendo di mangiare in modo più sano e di alleviare la pressione sulle risorse del pianeta.
Il libro evidenzia come anche i piccoli gesti possano fare la differenza nella lotta contro lo spreco. Si parla di pianificazione dei pasti, di corretta conservazione degli alimenti e di riutilizzo degli avanzi e delle parti di cibo spesso scartate, come bucce e gambi. Lo spreco alimentare non è solo una questione etica, ma ha anche un impatto ambientale significativo, contribuendo fino al 10% delle emissioni globali di gas serra.
La pubblicazione è suddivisa in cinque capitoli tematici, che spaziano dalla “Conservazione” alla “Cucina a zero spreco”, dagli “Avanzi” ai “Nuovi acquisiti”, fino a una sezione dedicata a comportamenti da adottare “Fuori casa”.
La conservazione degli alimenti
Il primo capitolo, dedicato alla conservazione, fornisce suggerimenti pratici per mantenere freschi e sicuri gli alimenti. Tra i metodi più efficaci c’è la congelazione, che deve essere effettuata con imballaggi adeguati per preservare il gusto e l’aspetto dei cibi. È importante rispettare i tempi di congelazione: i cibi cotti dovrebbero essere consumati entro 1-2 mesi, mentre pesce e carne rossa possono durare 3-4 mesi. Alimenti come burro e pollame a pezzi possono essere conservati fino a 9 mesi, con frutta e verdura che si mantengono tra 8 e 12 mesi. Anche gli alimenti prossimi alla scadenza possono essere congelati, ma è consigliabile consumarli subito dopo lo scongelamento.
Per garantire una congelazione ottimale delle verdure, è utile un breve trattamento termico seguito da un raffreddamento, per mantenere sapore e qualità nutrizionali. Alcune verdure a foglia, come bieta e spinaci, possono perdere croccantezza se congelate e per questo è preferibile utilizzarle cotte.
Temperature e organizzazione del frigorifero
Un capitolo è dedicato alla gestione della temperatura del frigorifero, analizzando le varie zone. Il ripiano inferiore, il più freddo (circa 2°C), è ideale per carne e pesce. La parte centrale (4-5°C) è adatta per avanzi, latticini e dolci, mentre lo sportello, essendo la zona più calda, è riservato a bevande e conserve. Frutta e verdura dovrebbero essere conservate negli appositi cassetti, progettati per mantenere un livello di umidità adeguato. Alcuni vegetali, come banane e pomodori, si conservano meglio a temperatura ambiente.
Il secondo capitolo fornisce anche suggerimenti per una cucina a zero spreco, invitando a esplorare il potenziale di gambi, baccelli, scorze e bucce. Vengono presentati esempi pratici, come l’utilizzo dei gambi di carciofi e broccoli, delle foglie di cavolfiore e delle bucce di carote. Anche la parte verde dei porri e le bucce di mela e agrumi possono essere riutilizzate, mentre l’acqua di cottura dei ceci può sostituire le uova in preparazioni vegane.
Gestione degli avanzi
Il terzo capitolo affronta il tema degli avanzi, offrendo spunti creativi per riutilizzare il cibo avanzato. Ad esempio, il risotto può trasformarsi in uno sformato, i legumi cotti in creme per la pasta o hummus. Banane mature possono essere impiegate in frullati e dolci, mentre il pane raffermo è perfetto per ricette tradizionali come la panzanella. Il vino avanzato non va sprecato, ma può essere utilizzato per preparare vin brulé o congelato in cubetti per insaporire salse e risotti.
Il capitolo finale si concentra sulle esperienze “Fuori casa”, fornendo strategie per ridurre lo spreco alimentare in ristoranti, mense e uffici. Si suggerisce di richiedere una “doggy bag” per portare a casa gli avanzi e di optare per piatti del giorno che utilizzano ingredienti freschi. Durante i buffet, è consigliabile utilizzare piatti piccoli per limitare le porzioni. Coinvolgere i bambini nella preparazione dei pasti e nella spesa può educarli al valore del cibo e ridurre il rischio di avanzi nel piatto.
“Il Libro del Risparmio” si propone come un invito all’azione, incoraggiando tutti a diventare protagonisti di un cambiamento positivo, nel rispetto del cibo e del pianeta.