Nel 2025, il monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza ha rivelato che tredici Regioni e Province Autonome in Italia hanno raggiunto la sufficienza in tutte le aree dell’assistenza sanitaria, che comprendono la prevenzione, l’assistenza distrettuale e l’assistenza ospedaliera. Tuttavia, quattro Regioni non sono riuscite a soddisfare i requisiti in due aree, mentre altre quattro hanno ottenuto risultati insufficienti in un solo settore. Questo è quanto emerge dal rapporto realizzato dal ministero della Salute, con i dati anticipati dal Sole 24 Ore. Il documento indica un miglioramento generale del servizio sanitario nazionale, in particolare per quanto riguarda l’assistenza ospedaliera, mentre persistono difficoltà significative nel campo della prevenzione e delle cure territoriali.
Secondo i dati del monitoraggio, le Regioni che hanno raggiunto un livello di adempimento completo sono: Piemonte, Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Puglia e Sardegna. Quattro Regioni non hanno ottenuto la sufficienza in due aree dell’assistenza: Valle D’Aosta per l’assistenza distrettuale e ospedaliera, Abruzzo, Calabria e Sicilia per la prevenzione e l’assistenza distrettuale. Altrettante Regioni sono risultate sotto la soglia limite in un’unica area: Provincia Autonoma di Bolzano, Liguria e Molise per la prevenzione, e Basilicata per l’assistenza distrettuale.
Tra le Regioni che hanno ottenuto punteggi completamente soddisfacenti, i risultati medi più elevati sono stati registrati da Veneto, Toscana, Provincia Autonoma di Trento, Emilia Romagna e Piemonte. Al contrario, le Regioni con i punteggi più bassi includono Calabria, Valle d’Aosta, Sicilia, Abruzzo e Basilicata.
Il rapporto evidenzia un miglioramento generale nell’area ospedaliera, con solo una Regione, la Valle d’Aosta, che non ha raggiunto il punteggio minimo. Tuttavia, l’area della prevenzione, che ha subito un forte calo nel 2020 a causa della pandemia, continua a mostrare segnali di difficoltà nel recupero. La situazione è particolarmente preoccupante per le cure territoriali, dove ci si aspettava di vedere i primi effetti positivi delle riforme introdotte per migliorare l’assistenza. Tuttavia, i benefici previsti non sono ancora emersi dalle rilevazioni effettuate.
Il monitoraggio offre uno spaccato dell’attuale stato del sistema sanitario italiano, evidenziando le aree di successo e le criticità che necessitano di interventi urgenti per garantire un’assistenza sanitaria di qualità a tutti i cittadini.