Il Ministro della Salute contro le smart drug, parte la campagna per stanare le nuove droghe
Si nascondano e si camuffano, dice il Ministro della Salute, ma con le giuste informazioni possono essere riconosciute immediatamente. Ecco i perché del nuovo Piano di Azione Nazionale contro le droghe del nuovo millennio
Partirà domani la presentazione itinerante del nuovo Piano di Azione Nazionale per la prevenzione, l’identificazione precoce e il contrasto delle Nuove sostanze psicoattive, le cosiddette “smart drug“. Presentato a Palazzo Chigi dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il Piano prevede seminari e corsi di aggiornamento alle strutture sanitarie interessate e alle forze dell’ordine. Dieci le tappe previste: quella di domani, ospitata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, sarà seguita da quelle organizzate a Pavia (7 ottobre), Mestre (29 ottobre), Bologna (12 novembre), Firenze (25 novembre), Milano (12 dicembre), Perugia (10 gennaio), Orbassano (22 gennaio), Bari (5 febbraio) e Napoli (19 febbraio).
Sarà una campagna incisiva che agisce su più livelli quella che presentiamo oggi contro le ‘Smart drugs’, le nuove droghe, quelle che ben si nascondono e si camuffano e che invece devono essere immediatamente riconosciute dagli operatori sanitari per poter intervenire in tempo
ha spiegato il Ministro.
Una campagna che parla agli operatori sanitari e ai chimici, perché queste nuove droghe mutano in continuazione e perché i ragazzi, una volta arrivati al pronto soccorso si vergognano e non dichiarano cosa hanno realmente assunto.
Parallelamente ci impegneremo in una forte campagna di sensibilizzazione nelle scuole. I giovani devono far proprio il messaggio che drogarsi è male, che è un atto distruttivo: oggi infatti valutiamo i danni devastanti di 40 anni di droghe di massa.
Le nuove droghe sintetiche
Come spiegato dal Dipartimento Politiche Antidroga, negli ultimi anni a cannabis, cocaina, eroina e altre droghe “tradizionali” si sono aggiunte nuove sostanze psicoattive di origine sintetica difficilmente riconoscibili con analisi di laboratorio e i cui rischi per la salute sono ancora poco noti.
La loro comparsa sul territorio italiano è monitorata Sistema Nazionale di Allerta Precoce del Dipartimento, che negli ultimi tempi ha registrato segnalazioni sempre più frequenti di nuove sostanze psicoattive.
Proprio da questa situazione è emersa la necessità di aggiornamento per gli operatori sanitari.
Lo scopo dell’iniziativa
precisa Giovanni Serpelloni, Capo del Dipartimento
è quello di far conoscere e diffondere le nuove strategie nazionali per affrontare il fenomeno delle nuove sostanze psicoattive in maniera completa e coordinata su tutto il territorio nazionale, analizzando i diversi aspetti che lo costituiscono e fornendo informazioni tecnico-scientifiche, in ambito clinico-tossicologico e bio-tossicologico, alle strutture sanitarie interessate e alle Forze dell’Ordine.