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Il nostro cervello è rapidissimo nel riconoscere i cibi grassi

Vi vantate di avere un radar nell’individuare immediatamente il contenuto di grassi di ogni alimento, dopo anni di diete alle spalle? Non è solo merito vostro, ma del cervello umano in senso lato cui uno studio dell’Università di Losanna e pubblicato su Neuroimage ha riconosciuto la capacità di calcolare con una prontezza sorprendente il contenuto […]

Il nostro cervello è rapidissimo nel riconoscere i cibi grassi

Vi vantate di avere un radar nell’individuare immediatamente il contenuto di grassi di ogni alimento, dopo anni di diete alle spalle? Non è solo merito vostro, ma del cervello umano in senso lato cui uno studio dell’Università di Losanna e pubblicato su Neuroimage ha riconosciuto la capacità di calcolare con una prontezza sorprendente il contenuto calorico dei cibi.

La ricerca ha esaminato la risposta cerebrale di un gruppo di soggetti cui venivano sottoposti diversi cibi a diverso contenuto calorico e di grassi. L’elettroencefalogramma ha rilevato un’attività rapidissima e molto sviluppata della regione cerebrale preposta ai processi decisionali: solo 200 millesimi di secondo per distinguere un cibo light da uno decisamente anti-dieta.

Non solo: un’altra area del cervello interessata alla valutazione del cibo è quella che ha a che fare con il senso della ricompensa, ragion per cui gli studiosi ritengono di poter indagare anche il rapporto che in generale si instaura con la scelta del cibo e di conseguenza intervenire nella comprensione dei disturbi alimentari.

Foto | Flickr

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