Benessereblog Benessere Psicologia Il nostro nome può influire sul nostro destino?

Il nostro nome può influire sul nostro destino?

Lo devo ammettere, in fondo ho sempre un po’ creduto che il nome, o meglio, il cognome di una persona si possa combinare con la sorte in modo ironico, ed a volte anche un po’ crudele. Ma che si cerchi, inconsciamente o no, di trovare una professione che in qualche modo rifletta l’area semantica del […]

Il nostro nome può influire sul nostro destino?


Lo devo ammettere, in fondo ho sempre un po’ creduto che il nome, o meglio, il cognome di una persona si possa combinare con la sorte in modo ironico, ed a volte anche un po’ crudele. Ma che si cerchi, inconsciamente o no, di trovare una professione che in qualche modo rifletta l’area semantica del proprio nome ancora non l’avevo sentito dire. Pensavo si trattasse solo di strane coincidenze come quella del campione del mondo di velocità Usain Bolt (bolt in inglese significa fulmine).

Questo articolo dell’Evening Standard cita il caso di Rich Ricci (che in inglese potrebbe essere tradotto come il ricco Ricci) un pezzo grosso della Barclays Bank salito agli onori della cronaca per essersi aggiudicato solo per l’anno scorso uno stratosferico bonus da 44 milioni di sterline. E cosa dire di Daniel Snowman, (tradotto Daniel Pupazzo di Neve) autore del libro Pole Positions: Le Regioni Polari ed il Futuro del Pianeta? Un’altra coincidenza? Anche in Italia non si scherza, e con Antonio Manganelli come capo della polizia è quasi inevitabile chiedersi se ci possa essere un misterioso legame tra il nome di una persona ed il suo destino.

Il nesso pare ci sia, anzi, c’è proprio una scienza – chiamata nominative determinism – che si occupa di studiare il fenomeno. Presa sul serio solo dopo la pubblicazione nel 2002 di un articolo sul Journal of Personality and Social Psychology, questa dottrina orbita attorno all’idea che se il nome di una persona riflette gli attributi della sua professione o di alcuni aspetti della sua vita, è da ricollegare al fatto che “le persone tendono ad orientarsi verso le cose che hanno una qualche connessione a loro stessi […] e molti scelgono una carriera le cui parole-chiave a ricordano il proprio nome”.

In questo contesto in Inghilterra è stata notata un’alta percentuale di dentisti con un nome che inizia con la D (come Denise o Dennis) così come una tendenza in alcuni casi a scegliere un lavoro la cui combinazione col proprio nome risulta particolarmente buffa. Vengono citati gli esempi del Dr. Burns-Cox (tradotto Dr. Pene-che-brucia), un Urologista di Taunton, e di un relatore ad una conferenza sulle disfunzioni erettili chiamato Mr Smallhorn (Sig. Piccolo Corno).

E voi conoscete qualcuno dal nome “premonitore” oppure particolarmente divertente, se combinato al lavoro della persona che lo porta?

Foto | Luigi Crespo

Seguici anche sui canali social