Il priapismo è un disturbo maschile – in rari casi interessa anche le donne – che si manifesta con erezioni prolungate (fino a 4-6 ore) e dolorose, non provocate da stimolo e desiderio sessuale, sia diurne che esclusivamente notturne.
All’origine del priapismo in genere c’è un problema di circolazione sanguigna all’interno del pene. In pratica il sangue, per cause diverse, rimane “intrappolato” nei corpi cavernosi senza riuscire ad essere drenato correttamente, e pertanto provoca l’erezione.
Alla lunga il priapismo può danneggiare in modo l’organo genitale compromettendo per sempre la funzione erettile, e addirittura, nei casi di erezione che perduri per oltre sei-otto ore, portare alla necrosi dei tessuti e alla cancrena, un’eventualità per fortuna rara che richiede il ricovero immediato.
Il priapismo notturno è una variante abbastanza frequente della disfunzione, che dà come sintomo improvvisi indurimenti del pene più o meno dolorosi che, però, non hanno nulla a che vedere con possibili sogni erotici e talvolta non disturbano neppure il sonno.
L’erezione regredisce spontaneamente durante il giorno. Quali possono esser le cause? Diverse. Intanto, specifichiamo che esistono due tipologie principali di priapismo. Priapismo a basso flusso, spesso sintomo di malattie del sangue come la leucemia, l’anemia falciforme, la malaria, provocato da un ristagno di sangue all’interno dei corpi cavernosi del pene.
Priapismo ad alto flusso, meno doloroso, provocato da traumi o neoformazioni che impediscono al sangue di scorrere regolarmente e liberamente nell’area genitale. Altre cause di priapismo, notturno e non, sono l’assunzione di farmaci (antidepressivi o anticonvulsivi, tra gli altri), malattie del sistema nervoso o traumi alla spina dorsale, assunzione di droghe, avvelenamento da monossido di carbonio, infezioni alle vie urinarie o alla prostata, cancro alla prostata o alla vescica.
Il priapismo notturno va perciò indagato dallo specialista perché si arrivi alla diagnosi e soprattutto si individuino le terapie corrette. E’ necessario che il soggetto si rechi dall’andrologo ed esponga tutti i sintomi e le caratteristiche delle proprie erezioni. Dopo una visita clinica accurata si effettueranno eventuali esami per individuare le cause non strettamente legate alla fisiologia del pene. Le cure dipendono dalle cause, ma in generale le più usate ed efficaci sono le seguenti:
Foto| via Pinterest